
L'attività dell'Ama (l'azienda municipalizzata che gestisce i rifiuti) è del tutto insufficiente, come possono costatare i romani e come certifica l'Agenzia (comunale) per il controllo della qualità dei servizi pubblici, che nella relazione annuale scrive "Le insufficienze più gravi vanno, ancora una volta, all’igiene urbana e alla mobilità"; il voto è di 3,4 su 10.
Di fronte a questa crisi del sistema di raccolta e pulizia, la sindaca Virginia Raggi non ha di meglio da fare che capitolare di fronte ai sindacati, contrari all'affidamento a ditte private di una parte dell'attività di gestione dei rifiuti.
Così i romani, che pagano la più alta addizionale Irpef d'Italia, alla quale si aggiunge la tassa per i rifiuti, continueranno a vivere in una città sporca, grazie all'inerzia di una sindaca che non sa migliorare la qualità della vita dei suoi amministrati.
L'unica soluzione è una gara europea per la gestione dei rifiuti. Sarà sempre tardi quando la sindaca Raggi lo capirà.