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SCIOPERO FISCALE E CONSUMATORI
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Comunicato 
24 ottobre 1996 0:00
 

SCIOPERO FISCALE: AD OGNUNO LE PROPRIE RESPONSABILITA' SENZA FAR PESARE I COSTI DELLE PROPRIE LOTTE SU TERZI INCOLPEVOLI Firenze, 24 ottobre 1996. Il Presidente della Confcommercio Bill‚ ha ventilato la possibilita' che vengano attuate misure di "ostruzionismo fiscale" se non di vero e proprio "sciopero" per protestare contro le vessatorie pretese del fisco italiano.
Sull'argomento il Presidente dell'Aduc Vincenzo Donvito ha rilasciato la seguente dichiarazione:
Non e' mio compito entrare nel merito delle annunciate proteste della Confcommercio, e tanto meno valutare le ragioni (ed i torti) dei commercianti e del fisco.
Sono comunque lieto dell'esempio positivo che i commercianti danno ad altre categorie, come i lavoratori dei servizi pubblici e i farmacisti.
Ritenendo di avere buoni motivi per protestare, i commercianti lo fanno direttamente e pubblicamente, rivolgendosi alla loro controparte naturale: il governo, lo Stato.
Ovviamente se ne assumeranno tutte le responsabilita': civili, fiscali e, eventualmente, penali.
La Confcommercio ritiene comunque opportuno non coinvolgere i consumatori nella propria lotta contro il fisco, e di questo prendo atto con piacere.
Altre categorie hanno ritenuto piu' comodo e conveniente, per ottenere il soddisfacimento delle proprie richieste, prendere in ostaggio i consumatori di farmaci o gli utenti dei servizi pubblici.
I farmacisti, e' vero, hanno rinunciato al loro proposito, ma soltanto perche'‚ e' bastata la minaccia per ottenere il loro scopo, senza che fosse necessaria dar corso al

 
 
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