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TELECONOMY: LA TRUFFA ALLA CORNETTA?
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Comunicato 
7 ottobre 2000 0:00
 


L'ADUC INTERESSA L'AUTORITA' TLC

Firenze, 7 Ottobre 2000. Non si puo' non aver visto la campagna pubblicitaria che l'attuale gestore monopolista di telefonia fissa, sta conducendo con utilizzo di enormi energie per pubblicizzare i suoi nuovi servizi "Teleconomy". E sono molti, tra gli utenti obbligati di Telecom, visti i vantaggi pubblicizzati, non paghi delle informazioni lette e ascoltate, ad aver pensato che sarebbe stato meglio saperne di piu': una telefonata, gli operatori che ripetono grosso modo le stesse cose, e finisce li', perche', magari, per molti, il consumo non e' tale da giustificare l'importo fisso da pagare.
Ma c'e' la sorpresa: quando arriva la successiva bolletta, se se la si legge interamente (abitudine, per fortuna, sempre piu' diffusa), ci si rende conto che, tra i vari importi c'e' anche quello dell'abbonamento alla formula Teleconomy, anche se ci si era limitati a chiedere informazioni. A questo punto l'utente -notevolmente adirato- chiama la Telecom per chiedere spiegazioni e si sente rispondere che se il servizio e' stato attivato e' perche' l'utente lo ha chiesto, e che se vuole disdirlo puo' farlo a partire dalla bolletta successiva, seguendo la procedura cartacea.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Quanto sopra lo diciamo a ragion veduta, perche' se si fosse trattato di casi isolati, la dimenticanza dell'utente sarebbe da considerare. Ma non e' cosi', perche' -almeno per chi si rivolge ai nostri servizi di consulenza e informazione- stiamo parlando di migliaia di casi, con un metodo che non e' nuovo all'operatore monopolista, ma che in questi giorni e' piu' manifesto perche' la campagna pubblicitaria per "Teleconomy" e' massiccia. C'e' qualcuno che non si e' mai visto addebitare in bolletta un servizio mai chiesto, per esempio Memotel?
Ebbene il lupo perde il pelo ma non il vizio, anche se in questo caso, piuttosto che di lupo, sarebbe il caso di parlare di iena, perche' all'utente vittima di arroganza truffaldina, se non vuole questo servizio non resta che fare una raccomandata A/R per disdirlo dalla bolletta successiva, e nessuno lo rimborsa del trascorso non chiesto, del tempo che ha perso dietro la vicenda e delle 5.500 lire della raccomandata.
Su questo stiamo consigliando a tutte le vittime di non limitarsi alla disdetta, ma di chiedere anche il rimborso di quanto impunemente addebitato sulla bolletta, maggiorato degli interessi legali e del danno subito (monetizzandolo) per il solo fatto di doversi interessare di disdire qualcosa che non si e' mai ordinato, minacciando in caso contrario le vie legali.
Sull'argomento abbiamo anche interessato l'Autorita' delle Telecomunicazioni, inviando questa nota e chiedendogli se nel comportamento del gestore monopolista non ravveda un comportamento lesivo degli interessi di utenti che sono obbligati ad essere tali e, quindi, obbligati a subire queste angherie.
 
 
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