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L'italico club dei trasformisti
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Editoriale di Vincenzo Donvito
1 novembre 2003 0:00
 
Che brutto periodo. Potremmo chiamarlo "selvaggio". Niente a che vedere con i simpatici animali che questo aggettivo puo' evocare in qualcuno, ma solo un modo di dire per qualcosa che non e' soggetta ad alcuna regola certa se non quella del piu' forte e del piu' arrogante. Stiamo parlando di diritti, norme, certezze, cioe' tutte quelle condizioni che fanno si' che la vita possa essere vissuta senza il continuo disagio e la continua frustrazione del soccombere altrettanto continuo.
E anche chi ci dovrebbe garantire questa condizione, fa la sua parte. Il presidente della Repubblica che, come nel caso del crocifisso aquilano, si e' messo a commentare una sentenza di primo grado di un tribunale . forse i re dispotici di qualche secolo fa, facevano altrettanto. E il terrore del cittadino medio di finire per un qualsiasi motivo nell'aver a che fare con la giustizia, e' piu' che giustificato oltre che sempre piu' probabile.
Una situazione che e' simile al contenuto di quelle letterine che molti utenti del servizio elettrico stanno ricevendo in questi giorni dopo aver chiesto il rimborso forfettario per il black-out dello scorso 28 settembre: "noi gestori non siamo responsabili" .. prima ancora che ci sia stata una conclusione ufficiale dell'indagine per appurare queste responsabilita'. E siccome sono tutti gestori a capitale pubblico, significa che lo Stato, che ha aperto un'inchiesta, prima delle conclusioni della stessa si e' gia' autoassolto .. ve li immaginate i risultati di questa inchiesta?
Mentre il governatore di Bankitalia, nella giornata mondiale del risparmio il 31 ottobre, si e' autoassolto da un brusio non silenzioso di accuse per la cattiva gestione dei risparmi delle famiglie da parte del sistema bancario: "roba da zero-virgola" ha liquidato Antonio Fazio, quasi endemica della buona salute dei controllati (banche) e dei controllori (Bankitalia). Tutti siamo convinti che le banche facciano i nostri interessi e che i risparmi che abbiamo affidato loro siano in buone mani; vero? Nessuno ha mai problemi o drammi del genere;
Che sia come l'inflazione? A livello ufficiale e' "2 virgola qualcosa", e chi e' nelle istituzioni conferma ad ogni pie' che e' proprio quella, mentre nel quotidiano il "1 euro=mille lire" non e' una leggenda metropolitana, ma un fatto.
Ci avevano insegnato (per usare un linguaggio desueto ma che oggi va ancora di moda in alcuni ambienti) che erano i "comunisti" quelli delle doppie verita', dove alla fine prevaleva sempre quella di partito. Ma proprio quando non si puo' dire che qualche "comunista" sia al nostro Governo o alla guida delle nostre istituzioni, ci rendiamo conto che la questione della doppia verita' non e' proprio un patrimonio esclusivo dei "comunisti", ma coinvolge anche quelli che dicono di combatterli. Che sia invece una questione di italico metodo? E che storicamente e politicamente si chiama trasformismo, e nella quotidianita' si esplica con le doppie verita' di cui sopra? A noi ci viene il dubbio, e speriamo che venga anche a chi ci sta leggendo.
Perche' crediamo che dalla consapevolezza di certezza del diritto e dell'essere, nasca la capacita' di non farsi travolgere dagli eventi e, scambiando necessita' per virtu', sentirsi costretti ad entrare nel club dei trasformisti.
 
 
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