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MULTA CONDONO EDILIZIO. IL PRIMO SUCCESSO DELLA NOSTRA OPPOSIZIONE. IL PRIMO PASSO VERSO LA GIUSTIZIA
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Editoriale 
1 luglio 1999 0:00
 
Il Tar del Lazio, in una sentenza di questi giorni, ha fatto sapere che per farsi pagare un danno ambientale in una pratica di condono edilizio, non basta aver chiesto il condono in un area in cui vige un vincolo paesaggistico, ma bisogna dimostrare che lo specifico abuso condonato abbia recato un danno. Questo vuol dire che la vera e propria battaglia che abbiamo iniziato un anno fa, in particolare contro il Comune di Firenze, sta dando i primi risultati, dando ragione a noi e a quei cittadini che ci hanno dato fiducia seguendo i nostri consigli di non pagare l'oblazione (mediamente 1.400.000 lire) di indubbia legittimita'.
Dopo la sentenza, abbiamo inviato una lettera al Sindaco di Firenze. Ecco un estratto della lettera:
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L'Aduc era ripetutamente intervenuta ... per contestare motivatamente la scelta del Comune di Firenze, ed ha prestato consulenza a numerosi cittadini che le si sono rivolti, consigliando il ricorso al TAR solo -considerati gli alti costi di un simile ricorso- a chi veniva richiesta una somma alta; mentre alla maggiorparte consigliava di aspettare l'ingiunzione di pagamento con cui chiedere l'intervento dell'allora Pretore (le facciamo notare, signor Sindaco, che la sua amministrazione non ha mai emesso alcuna ingiunzione in merito ....).
I nostri consigli sono stati seguiti da migliaia di cittadini, ma molti altri -per disinformazione o meno- hanno pagato. Entrambi, pero', sono in una situazione di incertezza che comporta in alcuni casi anche danni (ad esempio in caso di vendita dell'immobile che non risulta in regola).
L'Aduc esprime una formale richiesta perche' cessi la situazione di incertezza del diritto dei cittadini e di disparita' di trattamento tra chi ha pagato e chi no e chi, con molta probabilita', non dovra' farlo; e chi, per il riconoscimento del diritto di non pagare ingiustamente ha dovuto spendere altri soldi con il costosto ricorso al TAR,
LE CHIEDE
Di revocare la delibera n 124/40 del 23 Febbraio 1998, con effetto retroattivo dalla data di emissione, con conseguente inefficacia delle delibere di liquidazione e di richiesta di indennita' risarcitoria e gli atti connessi o conseguenti, tutti con effetto retroattivo;
Di rimborsare ai cittadini le somme pagate, con l'aggiunta degli interessi dalla data del pagamento.
Pertanto, con richiamo all'obbligo di trasparenza della amministrazione, le richiediamo i seguenti dati:
1) L'ammontare in bilancio preventivo degli incassi attribuiti alla delibera
2) Ammontare delle indennita' richieste fino ad oggi
3) Il numero complessivo di unita' immobiliari e di cittadini colpiti dalla richiesta
4) L'ammontare complessivo incassato ad oggi
5) A quante unita' e a quanti cittadini si riferisce l'incasso
6) Il numero dei ricorsi e l'ammontare complessivo delle delibere impugnate
(Vincenzo Donvito)

 
 
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