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RELAZIONE AUTORITA' TLC E FINTI RISPARMI PER GLI UTENTI
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Editoriale 
15 luglio 1999 0:00
 
IL GARANTE GARANTISCE SOLO LA TELECOM A DANNO DEGLI ALTRI GESTORI E DEGLI UTENTI.

La relazione dell'Autorita' per le Tlc ci fa sapere che per nel '99 sono previsti 2.500 miliardi di lire di risparmio sulla bolletta telefonica.
Un tentativo di colpaccio di immagine del Garante della Telecom, che pero', dopo un'attenta lettura e valutazione dei dati, gli si ritorce contro. Infatti il prof.Enzo Cheli ha voluto controbilanciare l'aumento del canone di poche settimane fa, con apparente manica larga, ma a solo vantaggio dell'unico che abitualmente usufruisce della sua attivita': TelecomItalia.
L'aumento del canone e' stato obbligatorio per tutti e quindi per Telecom ha rappresentato una boccata di ossigeno per fare bilanci di previsione piu' certi. E in un mercato che va verso costi piu' bassi, l'Autorita' non ha pensato di meglio che aumentarli. Tutto regolare? Se l'obiettivo e' far guadagnare Telecom a discapito degli altri gestori e degli utenti ... e' tutto regolare, ma l'Autorita' ci spaccia questi provvedimenti con un significato opposto. Quindi c'e' anche la beffa!
Il cosiddetto risparmio della relazione del prof.Cheli e' la logica conseguenza di questo metodo. Le tariffe sui consumi -su cui c'e' la concorrenza- non possono non essere abbassate, anche perche' fino ad oggi sono state spaventosamente piu' alte rispetto ai concorrenti, ma si diminuiscono in percentuale minore (8,8%) nella telefonia fissa (dove non c'e', ancora, praticamente concorrenza), e in percentuale maggiore (11,6%) sulla telefonia mobile, dove la concorrenza e' molto forte.
Un metodo congegnato ad arte per garantire piu' introiti (e piu' garantiti possibile) alla Telecom, cioe' ad uno dei gestori in concorrenza con altri, e quindi a discapito di questi ultimi, con la conseguenza che il mercato sara' sempre sbilanciato e drogato, a tutto discapito dell'utente.
Che fare? Prendere atto che l'Autorita' non fa gli interessi degli utenti ma dello Stato gestore in concorrenza con altri, e fintanto che continuera' ad occuparsi di queste cose -piuttosto che di norme che evitino la concentrazione- continuera' solo ad essere il braccio legislativo di TelecomItalia.
Da parte nostra continueremo a segnalare questo abuso di potere e di posizione dominante alle autorita' dell'Ue, perche' sono le uniche che, per il momento -fuori delle connessioni incrociate di interessi e potere tra chi in Italia dovrebbe vigilare sulla liberalizzazione del mercato- ci garantiscono imparzialita', pur nella loro elefantiaca eurocrazia.
(Vincenzo Donvito)

 
 
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