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Gli Stati Uniti d’Europa dichiarano guerra al Regno Unito?
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Editoriale di Vincenzo Donvito
6 ottobre 2020 12:24
 
  La Gran Bretagna governata da Boris Johnson ha deciso che non rispetterà gli accordi della Brexit. “Il lupo perde il pelo ma non il vizio”, cioè (molto semplificando) questo governo di Oltremanica vuole continuare ad avere i vantaggi come se facesse ancora parte dell’Unione europea, ma non vuole prendere atto delle sue scelte e pagare lo scotto. La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha perso la pazienza ed ha fatto sapere che così non va bene.

E poi? Vedremo. Siamo qui tutti ansiosi di conoscere la prossima puntata di questa telenovella in cui l’attore Johnson pensa di essere anche il regista.

Per far capire ai famosi e diffusi (*) scettici della nostra scelta comunitaria, quale sia il livello di civiltà giuridica e politica che l’Unione rappresenta nell’ambito dello scacchiere europeo e mondialein altri tempi (**), una situazione del genere avrebbe portato l’Unione europea a dichiarare guerra al Regno di sua Maestà.
Sì, proprio la guerra, quel sistema di risoluzione dei conflitti che si mette in moto quando il dialogo non è più possibile, qualunque sia la ragione o la pretesa di uno dei due contendenti. Certo, un po’ strano in questo contesto, visto che quasi tutti i Paesi oggi nell’Unione devono la loro libertà grazie alla guerra dell’Uk (e non solo), nel secolo scorso, contro coloro che li avevano spodestati della propria sovranità… ma la storia è maestra di vita e di guerra, per cui non ci sarebbe tanto da stupirsi se i figli si ribellano ai padri.

Ma c’è l’Unione Europea
Un gioiello di diplomazia e costrutto istituzionale che, alla faccia dei tanti detrattori (***), a far la guerra non ci pensa neanche lontanamente (****). E quindi, con pazienza e lungimiranza, come se non avesse tante gatte da pelare in casa del tipo Next Generation Eu, si mette di buona lena, fa la voce decisa e riparte al confronto/scontro. E sembra, almeno da quelle che sono state le prime reazioni diplomatiche, neanche tanto remissiva.

Il governo di Johnson fa il furbo, ma il governo (la Commissione) della von der Leyen non è mica fatto di sprovveduti. E anche se non ha l’esercito per siglare il passaggio alla guerra guerreggiata (*****), i mezzi, i sistemi, le idee, le disponibilità e le capacità per guerre solo con armi virtuali, disciplinari e normative ce le ha tutte.

Forse questo nostro piccolo pensiero sarà servito a far riflettere qualche scettico che ancora perdura e fantastica di una politica e un’Europa senza Unione e senza euro.

NOTE
* - ultimamente un po’ meno.
** - neanche tanto lontani visti i tempi che la storia ci insegna per comprendere i flussi e riflussi e le ere.
*** - tali solo, mediamente, per ignoranza e ricerca ideologizzante di autostima.
**** - anche perché non ne avrebbe i mezzi, visto che non esiste un esercito europeo, e quelli che vengono chiamati intelligence europei, sono quel poco che sono. Ma questo sarebbe un altro discorso…
***** - come i manuali di Carl von Clausewitz insegnano ancora nel mondo e in Europa (vedi l’attuale guerra nella Repubblica del Nagorno Karabakh, tra Armenia e Azerbaigian, che potrebbe avere tutte le caratteristiche per essere scintilla di un conflitto europeo e non solo)… manuali che per noi dell’Ue ormai sono solo un ricordo di una metodologia che abbiamo mandato nelle biblioteche di storia grazie alla creazione dell’Unione Europea.
 
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