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Vaccini e la sindrome del ‘tengo famiglia’. Combatterla col ‘non mollare’. Aduc in prima linea
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Editoriale di Vincenzo Donvito
14 aprile 2021 7:22
 
 Ammesso e non concesso che un dì supereremo la pandemia, l’umanità sperimenta pochezza e grandezza.
Dopo gli avvocati ventenni, trentenni, etc in Toscana vaccinati grazie al potere della loro corporazione,
Dopo le minacce di sciopero del maggiore sindacato dei magistrati se non fossero stati vaccinati,
Dopo tante storie di amici o corporazioni vaccinate prima di altri, anche non considerate (volutamente?) dal clamore mediatico come le precedenti, ma in omertà diffusa tra privati e pubblici… perché così funziona soprattutto dove lo Stato è mucca e orpello …
….
Oggi arrivano le piccole isole, quelle che vivono essenzialmente di turismo: “urge concorrenza agli stranieri che ci stanno rubando i clienti, dopo sarà troppo tardi”. Ovviamente fanno finta di non sapere che se all’estero prenotano già le vacanze è perché lì sono vicini all’immunità di gregge raggiunta col vaccino prima ai più anziani… situazione che in Italia non è tale. “Mors tua vita mea”, questo il neo motto patriottico, anche incoraggiato da squallidi politici senza arte e bramosi di consensi.

L’Italia non è mai stata una nazione, e lo sta dimostrando. E’ quella dei Comuni e non delle Regioni il cui flop a tutti i livelli è drammaticamente un fatto. Isole o avvocati o magistrati o amicidegliamici, niente ci stupisce. Ma siamo incoraggiati e meravigliati dalla tenacia di chi riesce a tenere insieme i pezzi. Urge, per salvarci, stringerci intorno a queste persone, istituzionali o meno, nazionali o locali che siano.
La sindrome del “tengo famiglia” è una delle peggiori e più schifose del genere umano. Ma non sputiamo addosso a questi familisti. Combattiamo contro le loro politiche e anche per le loro vite. Quelli come noi hanno una sola famiglia, l’umanità. Non mollare, dicevano i nostri padri fondatori. Ognuno nella sua dimensione, intima e pubblica.

E’ questa occasione perché noi di Aduc, che facciamo parte dei “non mollare”,ci scusiamo con chi fino ad oggi ha voluto e potuto usarci. Negli ultimi mesi, con la presenza/assenza del nostro web hackerato da chi non vuole che vi informiamo, siamo stati travolti dal nostro testardo volontariato basato sui soldi delle persone e non delle istituzioni. Il nostro contributo civico e politico al “non mollare”, nel momento più critico dell’umanità, ha subito un duro colpo. Abbiamo fatto crack e ci stiamo con difficoltà risollevando. Grazie a chi ci ha dato ancora fiducia ed a chi – nuovo, incuriosito o per necessità - ha cominciato ad usare i nostri servizi.
 
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