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Casa mutuo
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Lettera 
22 marzo 2010 0:00
 
buongiorno,
vivo nella casa della mia compagna, la quale vive con i suoi (ma è residente)
e paga il mutuo, in pratica sono un ospite residente.
Abbiamo scelto la casa che è stata ristrutturata per una futura convivenza (io ho aiutato in minima parte di spese e col lavoro manuale). Lei ha sempre sostenuto e sostiene che la casa è mia, ma se (come capita in questo mondo) dovesse morire, io resterei uno sconosciuto per la banca e per i parenti. Da qui per prima cosa la necessità di un testamento olografo, ma non basterebbe, credo.
Ho sentito parlare di "procura irreversibile a vendere" che mi metterebbe al riparo un po' di piu' rispetto agli avvoltoi.
Domanda:
a) di solito la banca, nel caso di morte del mutuatario, manda all'asta l'immobile o accetta la parte restante anche dal convivente, in presenza di un testamento a suo favore?
b) questa procura irreversibile è sufficiente o ci sono altri strumenti giuridici piu' efficaci?
c)cosa consigliereste?
Faccio presente che per lavori edili fatti a mie spese devo anche farle firmare per accettazione della somma spesa che si trasformerebbe in debito dei parenti nei miei confronti, nel caso le cose andassero male, ciò di comune accordo.
ringrazio
Marcello, da San Sperate (CA)

Risposta:
a - il testamento serve proprio anche a queste cose
b - e un documento relativo come qualunque altro
c - l'intestazione del bene ad entrambi
 
 
 
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