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Disaccordo sull'assegnazione della casa
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Lettera 
20 marzo 2010 0:00
 
Buongiorno, sono la mamma di 2 bambine (8-10 anni), non sono sposata. Dopo 3 anni di "separazione in casa" lui ha trovato un'altra donna ed ha acquistato una casa, che purtroppo è ancora in costruzione da 1 anno. Abbiamo preso un avvocato in comune accordo, pensavo potessimo fare un atto da depositare in tribunale, siamo d'accordo su tutto, affido condiviso, 200€ a testa per le bimbe, vacanze, divisione spese scolastiche etc.... ma non troviamo l'accordo sulla casa. La casa acquistata nell'ottobre 2005 a 240.000€ l'abbiamo divisa sulla base della quota versata e cioè la sua parte è del 30% e la mia del restante 70% come da rogito. Lui esige che io venda la casa per comprare un appartamentino, ha fatto valutare la casa e vuole 69.000 sulla valutazione di 230.000€. Io sarei stata d'accordo ad andargli incontro con le spese acquistando la sua parte per una cifra irrisoria, (5.000 € di più non posso) ma così avrebbe le agevolazioni della prima casa. Non sono d'accordo a vendere la casa perchè non voglio stressare le bambine che già subiranno questa perdita del padre, non posso impegnarmi come desidera lui di firmare una carta per vendere la casa tra tre anni, perchè non so tra tre anni che succederà... mettiamo il caso che perdo il lavoro?? Lui minaccia di vendere la sua parte di casa. Non ci resta che prendere un avvocato per uno e scannarci, alla fine non vincerà nessuno, prima di tutto le bimbe soffriranno fino a che lui non se ne andrà di casa, a causa della tensione anche minima, ma sappiamo come i bambini hanno le antenne....lui non avrà le agevolazioni prima casa, perchè dovrà rogitare quest'estate e il tribunale dei minori deciderà se va tutto bene tra tre anni. Inoltre spenderemo almeno 5.000 a testa (o forse anche più) per pagare gli avvocati e/o i periti per la giudiziale. Ora vi chiedo:
1) è possibile che lui venda la sua parte di casa ad un 'estraneo che può venire magari ad abitarci?
2) se la discussione è solo sulla casa e non sul resto, la competenza per noi conviventi è d'obbligo al tribunale dei minori o si può chiedere un procedimento d'urgenza al tribunale ordinario.
3) la casa dovrebbe essere affidata a me, come mamma e come affidataria principale, nonchè come maggiore proprietaria?
4) posso chiedere il patronato gratuito visto che il mio reddito diviso 3 (io e le bimbe) è inferiore ai 10.000€
anche se lui ha ancora la residenza in casa, e non la vuole spostare fino a che non va ad abitare nella nuova casa, perchè dice che io potrei rivalermi sul fatto che è uscito di casa.
5) sto frequentando una psicologa, che insiste sul fatto che lui esca di casa al più presto, certo non è obbligata a fare una segnalazione perchè la situazione non è così grave, ma insiste sul fatto che lui è il genitore ludico e non mantiene le regole date, mandando in confusione le bambine, oltre che andare a letto in una brandina in camera loro, che renderà ancora più difficile la separazione futura, cosa posso fare legalmente?
Anna, da Cesate

Risposta:
nelle cause di separazione si puo' chiedere il gratuito patrocinio senza i redditi del coniuge. Sul punto si informi bene presso il Consiglio dell'Ordine degli avvocati. Consideri che se la casa e' unica e in comunione, non puo' da solo vendere la sua parte. La separazione va fatta davanti al giudice ordinario, sia consensuale o giudiziale, e non al Tribunale per i minorenni. Visti i problemi, le consigliamo di rivolgersi ad un suo legale: anche in caso di separazione giudiziale le questioni urgenti (affidamento e visite dei figli, casa coniugale e importi dell'assegno di mantenimento) vengono decisi dal giudice nella prima udienza. Legga, infine, queste nostre schede:
http://avvertenze.aduc.it/famiglia/assegnazione+della+casa+coniugale_15823.php
http://avvertenze.aduc.it/famiglia/separazione+coniugale+quando+andarsene+abbandono_16870.php
 
 
 
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