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Donazione casa
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Lettera 
16 aprile 2010 0:00
 
Buongiorno x motivi familiari mia mamma torna a vivere con i suoi genitori. La casa di sua proprieta' ha pensato di darla in donazione a me e all'altra figlia al 50% (nonostante i cattivi rapporti che ci sono tra me e mia sorella e mia mamma e mia sorella, tanto per dire mia sorella per il suo comportamento non si meriterebbe neanche 1 centesimo). Mia mamma pero' si comporta anche cosi perchè in questo modo in un futuro mia sorella non puo' vantare nessuna pretesa di legittima. Per cui mia mamma dona la sua casa, fatta valutare da un agente esterno a noi due figlie al 50% e contemporaneamente mia sorella vende a me la sua quota. Siccome io e il mio moroso faremo un mutuo per comprare la sua quota e per ristrutturare la casa la mia domanda è: POSSIAMO STARE TRANQUILLI CHE UN DOMANI, VISTO CHE LA CASA UNA PARTE MI PROVIENE DA DONAZIONE E UNA PARTE DA VENDITA, MIA SORELLA (MAGARI X MOTIVI ECONOMICI VISTO LA SUA VITA DISASTRATA) IMPUGNI LA DONAZIONE SOSTENENDO DI NON ESSERE STATA TRATTATA ALLO STESSO MODO?
TENGO A PRECISARE CHE LA VALUTAZIONE DELLA CASA NON è STATA FATTA DA NOI FAMILIARI MA DA UN'AGENZIA IMMOBILIARE ESTERNA E IL VALORE VIENE DIVISO AL 50%; MA VISTO LE CARATTERISTICHE DELLA DONAZIONE HO SEMPRE PAURA CHE IN FUTURO LEI X AVERE DEI SOLDI MI DICA CHE DA QUESTO ATTO LEI NE E' STATA SVANTAGGIATA.
Elisa, da Pavullo (MO)

Risposta:
da quanto ci dice non comprendiamo dove potrebbe essere individuato lo svantaggio, a meno che -ipotesi molto lontana e problematica- sua sorella non dimostri di essere stata costretta a vendere la propria parte a lei. Per sicurezza, comunque, si faccia firmare una liberatoria in cui sua sorella, dopo la vendita e l'incasso del dovuto, afferma di non avere null'altro da pretendere da lei in quanto si tratta di accordi raggiunti con comune e condivisa intesa.
 
 
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