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Impianto riscaldamento condominiale
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Lettera 
20 maggio 2010 0:00
 
Nell'anno 2005 nel condominio della mia seconda casa hanno sostituito la caldaia per il riscaldamento centralizzato e nel contempo sono anche intervenuti escludendo la portineria da tale collegamento in quanto installato il riscaldamento autonomo (autorizzato in assemblea). A seguito tali lavori e con la nuova caldaia sono iniziati i problemi. Infatti un calorifero del mio appartamento non si è più riscaldato come prima. Alla prima assemblea condominiale ho prontamente segnalato tale anomalia e richiesta iscrizione a verbale (allegato “A”).
Negli anni è stato chiamato più volte l'idraulico del condominio per vari tentativi senza però alcun risultato.
Il 17/11/2009 stanco per tale disagio e per le spese sostenute per integrare nella stanza in questione con stufette elettriche il riscaldamento condominiale, ho mandato un fax all'amministratore sollecitando ulteriore intervento per la risoluzione del problema ed intimando in caso contrario di trattenere la quota proporzionale delle spese di riscaldamento non godute (vedere allegato “B”)
A seguito di tale ulteriore segnalazione l'amministratore ha fatto intervenire un nuovo termotecnico che, dopo varie verifiche, ha provveduto a sostituire una valvola del mio calorifero ma senza modificare la situazione. Infatti il problema è rimasto come prima (allegato "C")
A questo punto io ho mandato una raccomandata all'amministratore segnalando che anche a seguito degli ulteriori interventi la situazione non era cambiata e che provvedevo quindi a trattenere dalle spese condominiali la relativa quota per il riscaldamento non goduto calcolata per i soli elementi non funzionanti n.24 su 126 elementi totali del mio appartamento (allegato “D”).
In data 20 febbraio 2010 la società incaricata dall'Amministratore provvede, dopo ulteriore verifica, a sostituire le pompe dell'impianto centralizzato con altre di portata superiore, ma anche tale tentativo è risultato vano in quanto ora oltre ad avere il calorifero freddo con le nuove pompe è subentrato un rumore in prossimità di tale calorifero dovuto al flusso non corretto dell'acqua all'interno dello stesso. Il rumore risulta veramente fastidioso ed alla lunga insopportabile.
Scrivo una e-mail in data 22.02.2010 all'amministratore evidenziando tale ulteriore problema ed in risposta egli mi dice che le pompe sono state sostituite per risolvere altri problemi segnalati da altri condomini (allegato "F") e che si impegnava ad inserire all'ordine del giorno per la prossima assemblea il mio problema.
Ora siamo vicini a tale assemblea ed io mi sono trattenuto la parte delle spese come sopra riportato ed il problema continua a persistere. Faccio presente che a mio avviso e come segnalato il tutto è partito dalla sostituzione della caldao meglio a mio avviso dalla modifica apportata al circuito escludendo la portineria dall'impianto centralizzato.Come mi devo comportare particolarmente alla prossima assemblea, ho diritto di trattenere la parte delle spese condominiali. Grazie
Mauro, da Buccinasco (MI)

Risposta:
la situazione, a mio parere, andrebbe affrontata in questo modo:
1)relazione di un tecnico di sua fiducia che individui chiaramente le cause del malfunzionamento;
2)se, come ci dice, i motivi risiedono nell'impianto centralizzato si faccia valere con una lettera raccomandata A/R di messa in mora:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora_8675.php indirizzata all'amministratore.
Solo in quel caso, a giusta ragione, può trattenere una parte delle spese del riscaldamento. Diversamente rischia di vedersi sollevare delle obiezioni difficilmente superabili.
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Ha risposto Alessandro Gallucci: http://sosonline.aduc.it/info/gallucci.php
 
 
 
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