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Partecipazione all'assemblea di condominio
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Lettera 
27 marzo 2010 0:00
 
Buongiorno.
Nel mio condominio (16 unità imm.) vi è anche un Bar provvisto di cantina condominiale che, negli anni, è stata ristrutturata ed adibita a saletta "annessa" al bar stesso, senza peraltro mai dare disturbo ai condòmini. Il Bar ha da poco cambiato proprietà ed ora i nuovi gestori (inquilini dei locali) hanno adibito la "saletta" in questione a "sala da ballo e/o eventi musicali", in contrasto con il regolamento contrattuale che espressamente vieta di adibire i locali comuni - comprese le cantine -ad attività rumorose.
Sorti i primi problemi di "rumore", nell'ultima assemblea è stato già deliberato di far cessare tale attività svolta "furtivamente".
Ora, a distanza di qualche mese, i gestori/inquilini del locale intendono chiedere all'Assemblea di condominio di essere formalmente autorizzati a svolgere tali attività.
Alla prossima assemblea, se sarà posto all'ordine del giorno tale richiesta, chi potrà/dovrà partecipare e votare in merito (ovviamente, al di là del rilascio di formale delega): obbligatoriamente e solo i proprietari oppure anche gli inquilini? Visto che riguarda una problematica di tutti i giorni, io ritengo che debbano partecipare anche quest'ultimi che, in effetti, sono quelli che patiscono l'eventuale "nocumento".
Trattandosi di violazione del regolamento contrattuale (ad es. lo stesso è stato richiamato nel mio rogito d'acquisto) quale maggioranza è richiesta per l'approvazione dell'eventuale modifica? Se verrà modificato il regolamento contrattuale, si dovrà procedere a depositarne una copia aggiornata presso il notaio detentore della copia originaria?
Un'ultima cosa: la "cantina/saletta" è provvista di uscita di sicurezza che, però, non dà libero accesso direttamente all'aperto, bensì "sfocia" nei locali comuni delle altre cantine del condominio. Per uscire, in caso di necessità, gli eventuali avventori dovrebbero salire la scaletta, portarsi al piano terra ed uscire dal portone condominiale (che non è antipanico ma è il classico portone di ferro chiuso a chiave): tutto ciò è conforme alle norme di sicurezza oppure dobbiamo aspettarci una disgrazia tipo "garage di Roma"? Chi è competente a verificare la regolarità dell'uscita di sicurezza: l'ASL, il Comune, la Procura o l'Amministratore di condominio? In caso di perdurante inerzia di tutti questi, cosa possiamo fare per farla controllare. Atterrisco alla sola ipotesi che qualche avventore, magari non proprio "astemio", possa utilizzare tale uscita e girovagare per i locali condominiali dove insiste la caldaia comune ed altre attrezzatture sotto tensione: se qualcuno provoca un incendio di chi è la colpa?
Mi scuso per la lunghezza del quesito e porgo distinti saluti.
Nicola D.
Puppo20, da Santena (TO)

Risposta:
per quanto riguarda l'agibilità del locale per come ci descrive i fatti non dovrebbe essere a norma pertanto varrebbe la pena fare intervenire la polizia municipale affinché valuti compiutamente la situazione. Per quanto riguarda l'assemblea, invece, si tratta di un tema che riguarda esclusivamente i proprietari. Salvo il caso in cui siano delegati, pertanto, gli inquilini non possono partecipare.
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Ha risposto Alessandro Gallucci: http://sosonline.aduc.it/info/gallucci.php
 
 
 
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