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L’irriverente. Lettera di Vladimir Putin in occasione delle nozze Berlusconi-Fascina
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L'irriverente di Giannino
21 marzo 2022 13:32
 
Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Caro Silvio,
ho il muso storto perché non mi hai invitato alle scene del tuo matrimonio. Io, il tuo migliore amico sono offeso. Ma come? Eravamo amici veri e tu fai le cose per finta? Ricordi quando mi dicevi, ciao Vladimir davanti a tutti i tuoi ambasciatori? E il buon Antonio Martino soffriva e parlava male di me. Ma tutti ridevano (di lui) e si davano gran pacche sulle spalle. Non era fake la nostra amicizia. E non mi parevi fake quando prendevamo accordi. Eravamo d’accordo che insieme avremmo fatto solo cose serie. Tipo, io ti regalo un lettone e tu mi lasci la Lettonia. Io ti faccio fare Canale 5 in tutto l’Est e tu mi inviti a casa tua, magari arrivo direttamente col sottomarino in una delle tue ville col vulcano, per la firma. Hai l’approdo segreto, ricordi? C’era anche un ceko, mi pare si chiamasse Topolánek, che girava nudo tra belle tipe nel tuo giardino di delizie. Io ti regalavo l’etere (non la vodka), qualche colbacco, e mi accontentavo di bandane e di promesse. Quelli erano tempi della fiducia. E niente... tu mi tradisci, così, oggi, davanti a tutto il mondo! Inviti tutti tranne me e Sgarbi. Metti a cantare Gigi D’Alessio e non ci sono né Toto Cutugno né Al Bano. Un panino e un bicchiere di vino… era scritta per noi la felicità. Lo sai che qui spopolano ancora e che i miei compaesani vanno pazzi per le melodie italiane. Peggio degli Ucraini, che hanno mandato al potere uno che sembra uscito da Striscia la notizia… . Mi avevi promesso un trio canoro, io te e quel napoletano con la chitarra, come si chiamava? Non ricordo, sai l’età si fa sentire. E poi ho qualche problema politico che mi distrae, per risolvere il quale contavo ancora sulla tua amicizia e vicinanza.
Ma insomma, non è tanto Guerini – a proposito, un nome così è già una minaccia di guerra o almeno di una guerricciola – che mi ha deluso: basta che lo guardi in faccia e pensi questo è un catto-comunista, e sai subito che cosa pensa, ma tu? Non mi dovevi trascurare così. Mi dovevi invitare alla tua mensa di nozze. Tu sei liberale, un uomo d’affari. Uno con le palle.
E poi che fai? Un’altra delle tue fantasticherie, che ai bei tempi mi parevano trovate geniali e che oggi vedo come veri tradimenti. Leggo che hai detto: “Matteo Salvini? È il leader politico più sincero.” Alla faccia! Prima si metteva le magliette con la mia faccia e veniva qui a Mosca a ridere e scherzare, ora va a ridere e scherzare in Polonia e parla male di me. Che devo pensare degli amici?
Leggo anche che dici della tua giovane finta sposa durante un matrimonio fake: “Questa è la mia sposa, questa è la donna che amo, è una fortuna insperata avere lei al mio fianco.” Che cosa devo pensare? Che sei un bugiardo? Che hai offerto agli invitati un bel cheese-fake come torta di nozze? L’ho vista sai, è così alta e grande che si vede dal satellite. Credimi la potrei colpire con un missile, se me ne avanza qualcuno.
Il tuo amico deluso.
Tuo Vladimir.
 
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