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L'irriverente osserva Firenze. Lavori tramvia. La gara… a prenderci per i fondelli
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L'irriverente di Vincenzo Donvito
6 luglio 2015 12:24
 
 In primis era stato il Sindaco Dario Nardella a fare la voce grossa per la stagnazione dei lavori per le nuove linee della tramvia fiorentina. Ricordate? Sopralluoghi, denuncia del numero di operai che si contavano sulle dita. Anche una presenza alla posa dei primi binari in via di Novoli. Il cittadino medio, cosa ha capito? Qualcosa tipo un “ci penso io” da parte del Sindaco.
Poi, un sabato pomeriggio di alcuni mesi dopo, a luglio, l'assessore ai lavori pubblici, Stefano Giorgetti, ha fatto un suo sopralluogo e, come fosse entrato ieri nel suo dicastero, si e' stupito che non c'era nessuno a lavorare nei cantieri. Denuncia: “niente giustifica che non lavorino di sabato”… e la domenica, la sera, la notte (domandiamo noi)? Non esageriamo, non siamo mica ad Istambul o Londra, dove i lavori pubblici li fanno 24 ore su 24 (rispondiamo noi). Accontentiamoci. Il cittadino medio, cosa ha capito? Qualcosa tipo un “ci penso io” da parte dell'assessore.
Ma la domenica dopo (ieri) arriva anche il viceministro alle Infrastrutture, il fiorentino Riccardo Nencini: “... I tempi vanno rispettati. Verificheremo anche noi, e subito, dove stanno le responsabilità dei ritardi. Al Comune avevamo già segnalato questo stato di difficoltà". (1) E, infatti -diciamo sempre noi- i risultati pregressi delle segnalazioni del Governo si vedono: la situazione peggiora ogni giorno di piu'. Caro Nencini, andiamo insieme sui cantieri il prossimo sabato, incluso il 15 agosto? Oppure, forte dell'appoggio dei tre maggiori sindacati, ci verra' replicato che durante le feste non si lavora (2), a parte gli addetti a energia, telecomunicazioni, informazione, ferrovie, autostrade, aerei, autobus urbani ed extraurbani, gestori di esercizi commerciali tipo ristoranti e bar, liberi professionisti etc.. (3)
Allora, nello specifico la curva dell'interessamento declamato e' cosi': Sindaco, Assessore, vice-ministro. Se al centro della curva ci sono quelli che contano meno, agli estremi dovrebbero esserci quelli che contano di piu'. Il prossimo, quindi sara' il ministro Del Rio (lavori pubblici) o il primo ministro, vista la sua origine territoriale e culturale e il suo presunto occhio di riguardo.
Bene. A noi le curve piacciono? Boh. Sicuramente quelle delle figure umane e dei pendii. Speriamo ce le facciano piacere anche in questo caso. Ammesso che la politica delle curve serva a qualcosa.

(1) Agenzia Ansa del 05/07/2015
(2) feste religiose e non, basta che siano festa per qualcuno, con esclusione di quelli che festeggiano il venerdi', anche se sono la seconda confessione praticata in Italia…. e poi qualcuno si stupisce che qualcun'altro s'incazza perche' si sente discriminato e marginalizzato….
(3) vedi qui per approfondire
 
 
 
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