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 ITALIA - ITALIA - Bankitalia, nel 2023 costo conto corrente in calo a 100,7 euro
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Notizia 
10 dicembre 2024 11:54
 
La Banca d’Italia pubblica i risultati dell’indagine condotta nel 2024 sulla spesa dei conti correnti delle famiglie. L’indagine raccoglie informazioni analitiche sulle spese di gestione effettivamente sostenute dalle famiglie nel corso del 2023 e documentate negli estratti conto.

Per ciascun conto e per ciascuna tipologia di servizio ad esso associata sono rilevati il numero di operazioni svolte nell’anno e la spesa corrispondente, permettendo di calcolare il costo medio unitario delle operazioni.

La stima della spesa riflette pertanto sia gli effettivi comportamenti dei correntisti (i quali possono aumentare o diminuire il proprio ricorso ai servizi collegati al conto) sia le condizioni concretamente applicate dagli intermediari.

Nel 2023 la spesa di gestione dei conti di tipo tradizionale è stata pari a 100,7 euro, 3,3 euro in meno rispetto al 2022; è la prima diminuzione dopo sette aumenti consecutivi.

La diminuzione è attribuibile per l’80 per cento alle spese fisse e per la parte restante alle spese variabili. La diminuzione delle spese fisse è legata ai più bassi canoni, quella delle spese variabili alla minore operatività; le commissioni sui pagamenti e sui prelievi di contante sono rimaste pressoché invariate.

La spesa di gestione dei conti online, non riferibili a sportelli bancari, è diminuita di 4,8 euro, attestandosi a 28,9 euro; il calo è derivato principalmente dalla minore proporzione di clienti assoggettata al pagamento del canone di base. La spesa di gestione dei conti postali è invece cresciuta per il secondo anno, passando da 59,6 a 67,3 euro; l’aumento è in larga parte attribuibile alle spese variabili, cresciute di 6,5 euro per effetto di un aumento generalizzato dell’operatività. La spesa media ponderata per le tre tipologie di conto corrente si attesta a 87,8 euro.

Per i conti collegati a contratti di apertura di credito in conto corrente, la commissione per la messa a disposizione dei fondi è stata pari in media all’1,7 per cento del credito accordato, come nell’anno precedente.

La commissione media di istruttoria veloce applicata sugli sconfinamenti è diminuita da 16,4 a 13,7 euro.

 
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