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 ITALIA - ITALIA - Ddl sicurezza: stretta sulla cannabis light
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Notizia 
1 agosto 2024 17:13
 
  L'emendamento approvato in commissione, che andrà, in vigore solo dopo l'ok definitivo del provvedimento (in prima lettura alla Camera) propone di intervenire sulla legge a sostegno della filiera della canapa ad uso industriale, con quantità di Thc inferiore allo 0,2%. Il fine è quello di "evitare che l'assunzione di prodotti da infiorescenza della canapa possa favorire, attraverso alterazioni dello stato psicofisico del soggetto assuntore, comportamenti che mettano a rischio la sicurezza o l'incolumità pubblica o la sicurezza stradale".
Si vieta, dunque, la coltivazione e la vendita delle infiorescenze, anche di cannabis a basso contenuto di Thc, per usi diversi da quelli espressamente indicati nella legge stessa, e quindi quelli industriali consentiti. Il commercio o la cessione di infiorescenze viene punito con le norme del Testo Unico sulle Sostanze Stupefacenti, parificando, dunque, la cannabis light a quella non light. (ANSA). 

"L'approvazione notturna dell'emendamento al disegno di legge Sicurezza che vieta le infiorescenze di canapa in Italia è un atto insensato. Solo un Governo in preda alla furia ideologica poteva pensare di vietare dei fiori a prescindere che questi contengano o meno THC, il principio attivo psicoattivo della cannabis". Così Leonardo Fiorentini, segretario di Forum Droghe. "Esso è presente in quantità irrilevanti nelle infiorescenze di cannabis light che invece spesso contengono altri principi attivi, come il CBD, che non hanno effetti psicotropi e nessun effetto collaterale significativo, come riferito dall'Organizzazione Mondiale della Sanità a seguito di una revisione scientifica durata 2 anni. Per giustificarsi il Governo si è arrampicato sugli specchi, citando possibili 'alterazioni dello stato psicofisico' che possono mettere 'a rischio la sicurezza o l'incolumità pubblica o la sicurezza stradale'. Un insulto al buon senso, prima ancora che alla scienza. Il Governo Meloni mette fuori legge oltre 11.000 lavoratori, migliaia di aziende, centinaia di negozi. E regala alle narcomafie nuovi clienti: la cannabis light, secondo gli studi disponibili, ha avuto in questi anni un forte effetto sostitutivo della cannabis illegale". Insomma, "come al solito, l'intervento repressivo provocherà più danni di quelli che finge di prevenire. La destra ha voluto confermare di voler usare il diritto penale come strumento di propaganda. Dandone per scontata ormai l'approvazione, l'augurio è che possa intervenire l'Unione europea, in virtù delle normative di libero scambio di prodotti esplicitamente coltivabili e vendibili all'interno del mercato unico. Ma anche la Magistratura che non potrà non valutare i rilievi di proporzionalità e irragionevolezza di una norma che rende punibile con pene sino a 6 anni di carcere ila coltivazione e il possesso di prodotti senza alcuna capacità drogante. Le stesse sanzioni amministrative, pesanti e ancor più ingiustificate, come il ritiro della patente o del passaporto potrebbero essere comminate a consumatori di fiori paragonabili, dal punto di vista 'stupefacente', alla camomilla". (Public Policy)

 
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