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 U.E. - U.E. - Energia elettrica. Parlamento vota riforma mercato
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11 aprile 2024 14:48
 
Il Parlamento europeo ha votato a favore della riforma del mercato dell’energia elettrica: contratti “per differenza” per incoraggiare gli investimenti nel settore energetico e potere Ue di dichiarare una crisi dei prezzi dell'energia elettrica a livello regionale o comunitario sono i punti qualificanti delle misure legislative, composte da un regolamento e da una direttiva, già concordati con il Consiglio, sono state adottate rispettivamente con 433 voti a favore, 140 contrari e 15 astensioni, e con 473 voti a favore, 80 contrari e 27 astensioni. Il testo ha l’obiettivo di proteggere i consumatori dalla volatilità dei prezzi. Anche il Consiglio dovrà adottare formalmente la legislazione affinché diventi legge.
Durante i negoziati, i deputati hanno inserito misure per dare ai consumatori il diritto di accedere a contratti a prezzo fisso o a contratti a prezzi dinamici e ricevere informazioni importanti sulle opzioni a cui si iscrive. I fornitori non potranno modificare unilateralmente i termini di un contratto. I paesi Ue potranno vietare ai fornitori di ridurre l'approvvigionamento di energia elettrica dei clienti vulnerabili, anche durante le controversie tra fornitori e clienti.
La legislazione prevede i cosiddetti "contratti per differenza" da stipulare con l’autorità pubblica per sostenere gli investimenti o schemi equivalenti con gli stessi effetti, per incoraggiare gli investimenti energetici. In un contratto di questo tipo l'autorità pubblica compensa il produttore di energia se i prezzi di mercato scendono troppo bruscamente, ma incassa una parte dei profitti se i prezzi sono troppo elevati. Ne sarà consentito l’uso per tutti gli investimenti nella nuova produzione di energia elettrica, sia da fonti rinnovabili che da energia nucleare. Il testo crea un meccanismo per dichiarare una crisi dei prezzi dell'energia elettrica. In una situazione di prezzi molto elevati e a determinate condizioni, la Ue può dichiarare una crisi dei prezzi dell'energia elettrica a livello regionale o comunitario, consentendo agli stati membri di adottare misure temporanee per fissare i prezzi dell'elettricità per le pmi e i consumatori industriali ad alta intensità energetica.
 
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