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 ITALIA - ITALIA - Fusione Telecom-Telefonica. Governo smentisce assenso in Parlamento
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3 febbraio 2010 17:20
 
'Le notizie diffuse dalla stampa su un parere favorevole del Governo ad una fusione Telecom-Telefonica sono prive di fondamento: dal Governo non c'e' ne' un via libera, ne' un'opposizione, perche' non c'e' stato ancora nessun contatto formale'. Lo ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito, nel corso del question time, rispondendo ad un'interrogazione dell'onorevole Linda Lanzillotta (Api). 'Per tutelare gli interessi strategici del Paese e garantire per la rete tlc neutralita', accessibilita' e adeguati investimenti, l'unica soluzione e' il conferimento della rete a una nuova societa' partecipata da Telecom, dagli altri gestori e da soci finanziari italiani pubblici e privati', ha affermato la parlamentare. Secondo Linda Lanzillotta e' 'impossibile ricorrere alla golden share per la quale l'UE ha gia' condannato l'Italia. Il Governo si muova subito prima di trovarsi di fronte al fatto compiuto della fusione con Telefonica. Questo e' il caso di far prevalere le ragioni della politica e dell'interesse presente e futuro dell'Italia sulle pure logiche di mercato'.
'La vicenda - ha replicato il ministro - viene attivamente seguita dal ministero dello Sviluppo economico che ha gia' in programma incontri con i vertici Telecom, su diversi temi, ivi compresi quelli strategici'. Il ministro ha ricordato che Telecom 'e' una societa' privata, siamo un'economia di mercato, e il nostro Governo rispetta la liberta' d'impresa. Tuttavia la rete Telecom e' un asset strategico per il Paese e per il suo sviluppo'.
'L'importanza della rete di telecomunicazioni e' dimostrata dall'impegno del ministero dello Sviluppo economico retto da Claudio Scajola per lo sviluppo del progetto banda larga 'Italia a 20 megabit' che sta mettendo in moto consistenti investimenti. Importante contributo, questo, al consolidamento dell'industria nazionale delle telecomunicazioni'. Durante il question time e' stato ricordato che il ministro Scajola 'sta operando per il completamento del piano nazionale sulla banda larga, messo a punto per azzerare il divario digitale italiano: in attesa delle delibere Cipe si stanno mettendo in campo innovativi strumenti di finanziamento che permetteranno di aggiungere ai quasi 500 mnl di euro, oggi disponibili, quasi altrettanti da spendere nel corso dei prossimi due anni. Procedono, inoltre, gli accordi di cofinanziamento con tutte le Regioni', ha assicurato Vito.
Sono oltre 500 'i cantieri che sono stati gia' avviati impegnando e assegnando con gara nel corso del 2009 oltre 130 milioni di euro e prevedendo di impegnare nel 2010 ulteriori 200 milioni di euro.
Il ministro Vito ha inoltre ricordato che 'il ministro Scajola ha pubblicamente annunciato che si potrebbe promuovere uno strumento che potrebbe assumere la forma di una societa' ad hoc per la rete in fibra ottica, in grado di coinvolgere il maggior numero di operatori del settore'. Si tratta della 'societa' della rete' che 'potrebbe svolgere un ruolo da protagonista - ha aggiunto Vito - nella costruzione dell'infrastruttura evoluta di Tlc in fibra, di cui il Paese ha bisogno con il coinvolgimento di tutti gli operatori, a partire da Telecom, e le istituzioni, in particolare l'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni'.
 
 
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