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 ITALIA - ITALIA - Imprenditore evasore fiscale assolto: l'Asl non paga sue fatture
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Notizia 
10 gennaio 2013 13:41
 
Se la pubblica amministrazione non paga i propri debiti verso i fornitori, non puo' poi pretendere che questi, in crisi anche per la mancanza di quei soldi nelle casse, vengano condannati perche' non hanno versato le tasse dovute. E' il principio stabilito dalla sentenza di un giudice del Tribunale di Milano che ha assolto un imprenditore che era accusato di evasione fiscale per il mancato versamento di circa 180 mila euro di iva, ma che vantava crediti per forniture ad alcune Asl per circa 1 milione e 700 mila euro.
La notizia e' stata pubblicata oggi dal Corriere della Sera.
La Procura aveva chiesto la condanna per Paolo Guerra, legale rappresentante dell'azienda Sintea Plustek di Assago (Milano) che produce e vende protesi vertebrali. Dal 2005 la societa' ha fornito prodotti per un milione e 700mila euro a tre Asl e ad un ospedale della Campania, senza pero' riuscire ad ottenere i pagamenti per le prestazioni effettuate. La stessa impresa avrebbe dovuto comunque versare al fisco quasi 180 mila euro di iva per le fatture emesse e non l'ha fatto. Da qui l'accusa di evasione. Il gip di Milano, Claudio Castelli, ha assolto pero' l'imputato perche', come scrive nelle motivazioni della sentenza, 'e' stato costretto a non pagare da un comportamento omissivo e dilatorio da parte di enti pubblici che avrebbero dovuto pagare'.
Lo stesso principio e' stato utilizzato in un'altra sentenza del Tribunale milanese. In quel caso 'alla sbarra' era finito il legale rappresentante della comunita' di recupero per tossicodipendenti 'Saman', che venne fondata da Maurizio Rostagno. Malgrado la comunita' vantasse crediti nei confronti di Asl o ministeri per due milioni e mezzo nel 2009, il suo rappresentante era accusato di evasione fiscale per un milione e 750 mila euro, sempre per mancato versamento dell'iva sulle fatture. Il gip Maria Grazia Domanico ha assolto l'imputato perche' per la camunita', in crisi anche per i soldi non avuti e che gli spettavano, non pagare il fisco e' stato un 'caso di forza maggiore' e non c'e' il dolo. Malgrado le assoluzioni nei due processi penali, gli imputati dovranno comunque versare le tasse dovute nel procedimento tributario.
 
 
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