Mercoledì 16 Ottobre il Parlamento ha criminalizzato i cittadini che vanno all’estero per avere figli tramite maternità surrogata, una misura criticata dagli oppositori come “medievale” e discriminatoria nei confronti delle coppie dello stesso sesso.
La misura che estende il divieto di maternità surrogata in vigore dal 2004 è stata promossa da Fratelli d'Italia, il partito di estrema destra della premier Giorgia Meloni, e dal suo partner di coalizione conservatore, la Lega, sostenendo che protegge la dignità delle donne. A loro si è accodato anche il partito Forza italia, che dice di essere liberale sulla scia del suo fondatore Silvio Berlusconi.
Dopo un dibattito durato sette ore, il Senato ha approvato il disegno di legge con 84 voti favorevoli e 58 contrari, ultima tappa del processo dopo l'approvazione della Camera dei rappresentanti lo scorso anno.
Le italiane che richiedono la maternità surrogata in paesi come gli Stati Uniti o il Canada, dove la pratica è legale, possono rischiare fino a due anni di carcere e fino a 1 milione di euro di multe.
Il divieto di maternità surrogata si applica equamente a tutte le coppie. Ma i sostenitori dei genitori dello stesso sesso affermano che colpisce particolarmente duramente le famiglie gay in un paese che lotta con tassi di natalità record e dove solo alle coppie eterosessuali è consentito adottare.
Diversi legislatori e attivisti LGBTQ+ hanno protestato davanti al Senato per opporsi alla legge, alcuni dei quali esponevano striscioni con la scritta: "Genitori, non criminali".
"Quando prevale il protezionismo, un fenomeno sociale non viene cancellato", ha detto il parlamentare dell'opposizione Riccardo Magi (+ Europa) durante la protesta. "Viene semplicemente relegato in un'area oscura, che la legge non raggiunge. In quel caso, è più facile che prevalgano sfruttamento, abusi e violazioni dei diritti".
“Siamo molto dispiaciuti perché l’Italia ha perso ancora una volta l’occasione di dimostrare di essere un Paese in linea con quello che sono l’Europa e il mondo”, ha detto Cristiano Giraldi, padre di due bambini di 10 anni nati da madre surrogata negli Stati Uniti.
La Chiesa cattolica si è fortemente opposta alla maternità surrogata in Italia e all'estero, con Papa Francesco che ha chiesto un divieto universale e ha criticato quella che ha definito la "commercializzazione" della gravidanza.
Allo stesso tempo, l'ufficio dottrinale del Vaticano ha chiarito che i genitori dello stesso sesso che ricorrono alla maternità surrogata possono far battezzare i propri figli.
Mentre i contratti di maternità surrogata commerciale sono comuni negli Stati Uniti, e prevedono tutele per le madri, garanzie di rappresentanza legale indipendente e copertura medica, sono vietati in alcune parti d'Europa, tra cui Spagna e Italia.
(Associated Press+Ansa+Adnkronos)
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