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 ITALIA - ITALIA - Ogm, Zaia firma decreto per vietarli: no al partito pro-Ogm, seguo sondaggi
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Notizia 
20 marzo 2010 10:55
 
'Ho voluto firmare pubblicamente questo decreto perche' si tratta di un momento storico per l'agricoltura italiana. Un momento nel quale purtroppo bisogna constatare con amarezza la contrapposizione insanabile fra il partito dei pro-Ogm, che conta pochissimi sostenitori, e quello dei contrari agli Organismi Geneticamente Modificati, che sono invece la stragrande maggioranza dei cittadini, oltre il 75% secondo gli ultimi sondaggi e non credo che siano tutti leghisti'. Il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia ha aperto ieri con queste parole la conferenza stampa, nella Sala Verde del Ministero, per la firma del decreto di stop alle coltivazioni di un mais Ogm, a meno di 24 ore dalla decisione presa all'unanimita' dalla Commissione prodotti sementieri geneticamente modificati di negare l'autorizzazione alla coltivazione dello stesso mais. Il decreto firmato dal ministro, passera' ora alla sottoscrizione dei Ministri della Salute e dell'Ambiente. 'La Commissione, riunitasi ieri e composta da due rappresentanti del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, due del Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare, due del Ministero della Salute, dai rappresentanti delle Regioni Basilicata, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Toscana e Veneto, ha dato un segnale chiaro e in linea con il volere del popolo sovrano, che noi siamo intenzionati a rappresentare e difendere fino in fondo'. 'La motivazione squisitamente tecnica della contrarieta' e' - ha detto ancora Zaia - nell'assenza delle condizioni che garantiscano la coesistenza fra coltivazioni Ogm e coltivazioni Ogm-free, come previsto dalla legge, condizioni che da piu' parti - dove forse non si ha chiaro che la liberta' propria finisce laddove comincia quella del vicino - si sta tentando di presentare come fatto irrilevante'. Ecco, ha aggiunto Zaia, 'di quali articoli e' composta, a mio personale parere, la legge del buon senso: 1. Siamo la culla della biodiversita', con 4500 prodotti tipici frutto di secoli e secoli di storia; 2. dove si coltivano gli OGM, gli agricoltori non guadagnano di piu'; basti dire che oggi alla borsa di Chicago il mais e' quotato a 101 euro alla tonnellata, contro i 146 euro/ton delle borse europee; 3. il mais transgenico, la cui coltivazione e' autorizzata da anni in Europa, non copre piu' dell'1% della produzione totale; 4. il vero business delle multinazionali non sarebbe nella coltivazione, ma nel brevetto delle sementi e delle eventuali, successiva ibridazioni; in poco tempo la terra sarebbe nelle mani di pochi uomini, come e' accaduto in India e come si sta cercando di fare anche nel continente africano, dove la prima voce che si e' levata a difesa degli africani e' quella della Chiesa; 5. gli OGM non servirebbero a sfamare il mondo perche' non mi risulta che esista un patto etico per regalare un'eventuale sovrapproduzione a chi muore di fame; 6. dove si vendono gli OGM, i ricchi mangiano biologico, i poveri i cibi geneticamente modificati. Non siamo oscurantisti, ma gente di buon senso, che rispetta il volere del popolo'.
 
 
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