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 SVIZZERA - SVIZZERA - Segreto bancario. Il 73% vuole mantenerlo
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Notizia 
12 marzo 2010 12:57
 
Il segreto bancario continua a rappresentare un punto di riferimento per gli svizzeri: l'attuale polemica scoppiata a livello internazionale ha intaccato solo marginalmente la convinzione che la protezione della sfera privata debba essere mantenuta. A spalleggiare questa istituzione e' ben il 73% dei cittadini elvetici (nel 2009 era il 78%), secondo un sondaggio pubblicato oggi dall'Associazione svizzera dei banchieri (Asb). L'indagine e' stata condotta in gennaio intervistando 1004 persone, 304 delle quali in Svizzera romanda. L'89% degli interpellati ritiene fondata l'idea di proteggere da terzi i dati finanziari dei clienti delle banche: per il 70% non e' il caso quindi di cedere alle pressioni delle autorita' fiscali degli stati Ue affinche' si giunga all'adozione di un sistema di scambio automatico di dati.
Sempre nell'ottica del mantenimento del segreto bancario, il 40% (2009: 24%) giudica piuttosto severamente l'atteggiamento dei politici, accusati di non difendere sufficientemente una tipica istituzione elvetica. Una percentuale analoga ritiene per contro che le autorita' facciano quanto necessario in favore del segreto bancario. Il sondaggio annuale condotto dall'Asb da' spazio anche ai rapporti che intercorrono tra gli Svizzeri e la loro banca di riferimento.
Anche in questo settore si segnalano pochi cambiamenti di atteggiamento: il 73% (2009: 66%) afferma di continuare ad avere fiducia nel proprio istituto. Tra i piu' apprezzati figurano le banche cantonali e Raiffeisen. Rispetto all'ultimo sondaggio si e' leggermente attenuata la diffidenza maturata nei confronti di Ubs e Credit Suisse: il 22% (2009: 11%) ha un'opinione 'molto favorevole' sulle due grandi banche. Per il 56% degli interpellati gli istituti elvetici sono da preferire a quelli esteri.

 
 
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