
Durante la riunione del Consiglio Giustizia di venerdì 14 giugno, la Presidenza belga del Consiglio dell'Unione europea ha sottolineato
una delle sue principali priorità politiche: la lotta contro il traffico di droga e la criminalità organizzata.
In questa occasione, i ministri della Giustizia europei hanno approvato una serie di conclusioni volte a istituire una rete giudiziaria europea contro la criminalità organizzata.
Questa rete, coordinata dall'Agenzia europea per la cooperazione giudiziaria penale (
Eurojust),
sarà operativa nell'autunno 2024. Fungerà da polo specializzato di competenze per supportare le autorità giudiziarie degli Stati membri e rafforzare la cooperazione e lo scambio di informazioni tra gli organi giudiziari e autorità di diversi paesi dell’UE. Ciò faciliterà le indagini complesse sulla criminalità transfrontaliera.
La rete giudiziaria europea contro la criminalità organizzata sarà composta da pubblici ministeri specializzati e, a seconda dei contesti nazionali, da giudici inquirenti o da ufficiali di polizia giudiziaria.
La sua missione sarà quella di identificare e mappare le tendenze e le modalità operative dei gruppi criminali organizzati.
Formulerà linee guida strategiche per la lotta contro il traffico di droga e la criminalità organizzata e faciliterà la cooperazione operativa con Eurojust, le squadre investigative comuni e le forze dell'ordine, in particolare preparando la creazione di tali squadre.
Inoltre, la rete consentirà lo scambio di competenze, migliori pratiche e informazioni non personali per sostenere le attività operative delle autorità giudiziarie nazionali.
Per garantirne l’efficacia, opererà ininterrottamente, consentendo una rapida risposta ai cambiamenti nelle attività criminali. Eurojust organizzerà e ospiterà le riunioni della rete, la prima delle quali è prevista per la seconda metà del 2024, con un focus iniziale sulla lotta al traffico di droga attraverso i porti marittimi europei.
La rete svilupperà il proprio programma di lavoro in consultazione con le istituzioni e le agenzie europee, tenendo conto delle analisi e delle valutazioni dei rischi, come il rapporto Europol sulla decodificazione delle reti criminali.
Ciascuno Stato membro dovrà designare almeno un rappresentante nazionale, principalmente delle procure, per partecipare alla rete. A seconda delle circostanze nazionali, può essere nominato anche un giudice istruttore o un ufficiale di polizia giudiziaria.
(Agence Europe)
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