Nessuna sospensione cautelare della sanzione da 900mila euro inflitta a metà febbraio scorso dall'Antitrust alla società
Servizio energetico italiano, accusata - da luglio 2022 - di aver concluso contratti e attivato forniture non richieste in assenza della sottoscrizione o del consenso da parte del consumatore, peraltro richiedendo il pagamento di corrispettivi non dovuti.
L'ha deciso con ordinanza il Tar del Lazio.
Secondo l'Autorità, in più, Sei in alcuni casi "non ha inviato o ha inviato tardivamente - c'era scritto nella nota Agcm - la documentazione contrattuale e ha imposto ostacoli all'esercizio del diritto di ripensamento"; condotte ritenuto scorrette in quanto "hanno causato il mancato rispetto, a seguito dell'attivazione non richiesta di contratti di energia elettrica e gas, dell'obbligo di garantire ai consumatori sia il ripristino del contratto con il precedente fornitore, sia il diritto a rimanere indenni in relazione agli eventuali importi fatturati".
Il Tar oggi, ritenuto che "il ricorso non è supportato da profili di prospettica fondatezza", e considerato che "l'Autorità ha fatto uso non illogico del proprio potere tecnico-discrezionale", ha rilevato che "la sussunzione della pratica de qua nella fattispecie sanzionabile è, prima facie, corretta". Ecco perché i giudici hanno deciso di respingere la domanda cautelare. (ANSA).
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