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Portale Ditte e Aziende Italiane – PODAI. Aduc denuncia all'Antitrust
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Osservatorio legale di Emmanuela Bertucci
28 novembre 2012 12:16
 
 Abbiamo oggi inviato una denuncia di pratica commerciale scorretta e ingannevole all'Antitrust relativa al “Portale ditte e aziende italiane – PODAI” di proprieta' di una societa' portoghese di nome United Directories Lda, reperibile al sito internet www.podai.biz.

Una delle prime segnalazioni e' arrivata proprio alla sottoscritta (sic!), che ha ricevuto in studio una lettera di posta ordinaria da questa societa'. Dal contenuto della lettera la banca dati parrebbe essere esistente da tempo, tanto che si segnala che l'ultima verifica dei dati e' avvenuta a giugno 2012, ma non e' vero: il sito internet del “portale” www.podai.biz e' stato registrato solo il 18 settembre 2012, parrebbe a Tokyo.

Nella lettera si chiede la verifica dei dati aziendali presenti sulla banca dati “Portale ditte e aziende italiane”, si specifica che l'iscrizione alla banca dati e' gratuita e che altresi' gratuita e' la correzione di eventuali errori dei dati a loro disposizione. Si comunica inoltre la possibilita' di un ulteriore servizio a pagamento, per la sola pubblicazione di informazioni pubblicitarie aggiuntive.

In allegato alla lettera c'e' un modulo contenente tutti i dati del professionista/societa', corretti.... ad eccezione del numero di telefono, che anziche' riportare il prefisso internazionale italiano (+39) contiene il prefisso + 49.
Dietro il modulo, ben nascoste e in caratteri poco visibili, ci sono le condizioni di contratto.

Il professionista e' indotto, dal complesso delle informazioni ricevute a ritenere che:
- sia gia' iscritto alla banca dati, che deve essere verificata;
- la mancata restituzione della bozza comporta l'approvazione per la pubblicazione;
- la modifica di errore e' gratuita, mentre l'aggiunta di ulteriori dati e' a pagamento

e – sopratutto - e' tutto invogliato a non chiedere la cancellazione dei dati (al giorno d'oggi... un po' di pubblicita' GRATUITA in piu'... non fa male), e poi a correggere i dati errati (altrimenti chi mi cerca non potra' contattarmi e perdero' clienti...).

Ma la correzione online non e' possibile, poiche' sul sito non ci sono indicazioni su come fare, e il numero verde della societa' (800871410) e' inesistente.

La correzione dei dati e' possibile dunque solo firmando e reinviando il modulo. Cosi' facendo chi firma si impegna a pagare per tre anni l'importo complessivo di euro 3.920,40. Il contratto prevede il diritto di recesso entro dieci giorni, ma chi lo firma in buonafede – pensando cioe' che non deve pagare per la correzione – scoprira' che si tratta di un contratto solo al momento del ricevimento della fattura per il primo anno (euro 1.080 piu' IVA) quando i dieci giorni saranno ormai decorsi!

La societa' United Directories Lda, che pare aver sede in Portogallo, non e' nuova a pratiche commerciali scorrette: gia' nel 2011 e' stata condannata dall'Antitrust a pagare una multa di euro 100.000,00 per una vicenda identica, nel cui mirino erano caduti a suo tempo i medici italiani. All'epoca, per stessa ammissione dell'azione furono inviate nel solo mese di aprile 2010 ben 178.136 lettere ad altrettanti medici italiani. Di questi, 1.046 avevano reinviato il modulo e 97 avevano effettivamente pagato, per una cifra complessiva di 92.150 euro (ribadiamo, i dati si riferiscono ad un solo mese di invio e sono stati forniti dalla societa').

E' evidente che la multa dell'Antitrust non e' stata sufficientemente severa e probabilmente e' stata valutata dalla societa' come una voce di costo; il che vorrebbe dire che il giro di affari e' di molto superiore.

Invitiamo gli utenti che ricevessero questa comunicazione a:
1) segnalare immediatamente l'accaduto all'Antitrust 
2) non reinviare il modulo;
3) se reinviato, dare immediatamente disdetta entro dieci giorni, con raccomandata AR da inviare alla sede legale della societa': United Directories Lda, Av. João Crisòstomo 38 P-1050-127, Lisbona, Portogallo;
4) se si e' inviato il modulo e sono gia' trascorsi dieci giorni, NON PAGARE.

Aduc ha presentato una segnalazione all'Antitrust per pubblicita' scorretta e ingannevole poiche' le informazioni contenute nella comunicazione sono presentate in modo tale da ingenerare nei destinatari l'erroneo convincimento che l’utilizzo del modulo allegato alla lettera di presentazione per modificare i dati errati non comporti alcun onere economico. In tal modo, i destinatari sono indotti a compilare e firmare il modulo, a inviarlo alla United, nell’erronea convinzione che tale operazione faccia parte dell’offerta gratuita mentre in realtà, essa implica l’adesione al servizio a pagamento di inserimento dati nella banca dati on line “Portale ditte e aziende italiane”.

Nella denuncia si chiede l'intervento immediato dell'Autorita' e l'emissione di un provvedimento urgente di sospensione della pratica commerciale scorretta, oltre che una condanna ben piu' severa della precedente, vista la scarsa efficacia dissuasiva finora ottenuta.
 
 
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