E' morto Helmut Kohl. C'era da aspettarselo. Tutti muoiono. Uno degli scopi della nostra vita e' di morire il piu' tardi possibile, ma innegabilmente tutti muoiono. Non c'e' Dio che tenga. Si', certo, per tanti dopo la morte ci sono i paradisi di vario tipo: coi gironi pensati da Dante Alighieri, le metempisicosi di altri, le vergini a sfare per gli assetati e repressi di sesso, e chi piu' ne abbia piu' ne metta. Comunque tutte teorie nate quando si era convinti che la Terra fosse piatta, quando le donne erano solo strumenti sessuali, riproduttivi e di schiavismo di uomini fessi e/o furbi, capaci di ragionare solo con le pulsioni del loro basso ventre, financo a trasformarle in potere. Insomma, storia e vergogna del passato.
Ed e' morto anche Helmut Kohl, dopo François Mtterand, Che non a caso abbiamo scelto di usarli per significare i nostro tributo a quello che hanno rappresentato, rappresentano e potrebbero continuare a rappresentare per il nostro futuro, quello dei nostri figli e dell'umanita' in generale. Ieri sentivo in radio un intervento di Romano Prodi ad un qualche convegno bolognese dei giorni scorsi, parlando di Kohl ricordava come gli avesse detto che il suo europeismo era frutto si' di costruzione logica e politica, ma anche di umanita', visto che il suo fratello era morto in una delle tante guerre che nel secolo scorso le varie Nazioni europee combattevano fra di loro, combattimenti/guerre che sarebbero ridicole e impensabili oggi dopo la formazione dell'Unione Europea.
E' con questa foto del 1984, a Verdun davanti al memorial della Prima Guerra Mondiale, che vogliamo ricordare il cancelliere tedesco, inserendola tra gli articoli della nostra rubrica web "Stati Uniti d'Europa", a significare la nostra prospettiva anche a partire dal pensiero e dall'azione di persone di questo calibro. Consigliamo a chiunque di andare a visitare questo memorial, magari tenendosi per mano con la persona amata. Per capire e per trasmettere. Che e' quello che, amandosi, Khol e Mitterand hanno fatto quel giorno del 1984. Una foto e un pensiero su cui si costruisce.