Alluvione in corso, soprattutto nella zona Campi/Prato, collaborando strettamente con le forze dell'ordine e della protezione civile, occorre non dimenticare perché e come tutto è accaduto.
Al momento non c’è nulla di definito.
Nel leggere e ascoltare le autorità politiche si ha l’impressione di uno scaricabarile: la punta dell’iceberg è il Sindaco di Prato che lamenta che l’allarme non fosse rosso ma arancione, e il presidente della Regione che dice che si fida dei propri tecnici che emanano questi avvisi.
A questo aggiungiamo noi l'avviso comunale fiorentino telefonico è arrivato ieri pomeriggio 3 novembre (il grosso della vicenda è nella serata/notte tra 2 e 3 nov), ad una sola persona delle tre (tutte residenti a Firenze e dotate di telefonino) che in quel momento erano nella sede di Aduc e che, abitualmente, ricevono questi avvisi.
Nel leggere gli esperti del settore, lamentano le stesse cose che si dicono dopo un terremoto disastroso: non sono in grado di preannunciare, e adducono motivi generali di conoscenza ed economici.
Forme estreme di problemi metereologici si susseguono da tempo. Poco in questa zona oggi colpita in Italia. Sono noti i problemi in altri continenti e nell’Europa centro-nord ma quest’anno in modo particolare stiamo registrando record di cambiamenti climatici anche in queste zone italiane… cambiamenti climatici che, oltre a far maturare in anticipo il ciliegio, si sa che portano scie di disastri.
Poi ci sono le attenzioni che le amministrazioni regionali (essenzialmente, come per il fiume Seveso a Milano) devono porre all’assetto del territorio. E sappiamo che il fiume Bisenzio è stato uno dei maggiori responsabili di quanto è accaduto.
Domande, osservazioni e dubbi.
Alle vittime toscane, disperate e felici perché non sono morte, è bene ricordare che devono solo ringraziare le forze dell’ordine e i volontari che le stanno aiutando. Per i politici e responsabili (se i politici ci diranno chi sono) c’è ancora tempo. Nel frattempo, superata la paura di non aver sofferto di più, le invitiamo ad una minuziosa raccolta e catalogazione di tutti i danni che hanno subito. Fra non molto, bisognerà inchiodare i responsabili politici ed economici e avanzare formalmente le proprie pretese.
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