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L'aria che tira
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Articolo di Redazione
23 febbraio 2023 9:16
 
- Ehi ciao! Non si risponde?
Mi scusi, ho fretta, mi scappa il bus.
- Ma tu non sei la figlia di Pasquale del terzo piano?
Sì, sono io.
- Stai andando a scuola?
No, vado al lavoro.
- Ma quanti anni hai? Non mi sembri più grande di mia figlia…
Ne ho 16.
- E non vai a scuola.
No. Faccio l'apprendista da una parrucchiera a Milano.
- Che peccato.
Ma figuriamoci. La scuola è per chi se la può permettere. Da noi c'è bisogno di portare soldi a casa. Papà fa il manovale dove capita e mamma ha perso il lavoro come operaia da anni, da quando è rimasta incinta di mio fratello.
- Scusa, allora, non ti voglio far perdere tempo.
Ormai il bus l'ho perso. Chiamerò per dire che faccio ritardo. Comunque mio fratello lui sì che a scuola ci andrà. E farà anche l'università. Gliela pagherò io. Diventerà un dottore, così dopo curerà mamma e papà quando saranno vecchi. E io potrò dire che mio fratello è un dottore.
- Ma non ti dispiace proprio? Aver lasciato la scuola, dico.
La scuola non fa per me. Non ci capivo niente, a me piace passeggiare col fidanzato, andare in Via Torino, stare sul cellulare. Dei libri non me ne frega nulla. A casa non ne abbiamo neanche uno. Papà dice che sono roba da ricchi, soldi buttati.
- Non è mica vero. Tante persone povere sono riuscite a studiare e si sono appassionate alla lettura.
Guardi che non mi convince. Io a scuola ci tornerei solo per insultare quelle puttane delle mie compagne che mi prendevano in giro perché mi vestivo dai cinesi e quegli stronzi dei miei compagni che volevano solo toccarmi il culo.
- Contenta tu. Poi magari tra dieci anni rimpiangerai di non esserci andata.
Ma quando mai! Io tra dieci anni avrò il mio negozio e sarò anche sposata e avrò dei figli. E i miei compagni saranno ancora lì a chiedere alla mamma i soldi per farsi l'aperitivo. Sa una cosa?
- Cosa?
Io per San Valentino al mio fidanzato gli ho regalato un paio di Nike. Sa quanto costano le Nike?
- Immagino tanto.
Quelle sì, tanto. E gliele ho comprate con i soldi del mio stipendio. Sono soddisfazioni o no?
- Sì, sicuramente.
Non mi lascerà mai. Non mi deve lasciare mai. Lui ancora fa le scuole professionali, quando usciamo la pizza gliela pago io. Ma lui sa che se guarda le altre ragazze mi arrabbio e poi mi riprendo indietro le Nike. L'ho avvertito che le lascio lì per mio fratello quando cresce.
- Ho capito. Non è un bel modo per tenere legata a sé una persona però.
È il mio modo. E poi bacio bene. Una come me non la trova.
- Va bene, ora ti saluto.
No un attimo, mi scusi. Posso chiederle una cosa?
- Certo.
Lei legge molto?
- Abbastanza, diciamo.
Ci sono libri dove si parla di mare?
- Tanti.
E spiegano anche cos'è quella strana cosa che si prova quando si guarda il tramonto del sole sulla spiaggia da soli? Quella cosa che ti provoca una specie di nodo allo stomaco e a volte ti fa spuntare pure una lacrima?
- Credo proprio di sì.
E allora ne comprerò uno di questi. Solo uno. Di più sono soldi buttati, come dice mio padre.

(Gianni Macheda su Italia Oggi del 23/02/2023)

 
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