Mentre la politica/campagna elettorale cerca di appropriarsi del problema, come risolvere i danni fatti e in corso? Riduzione del danno (ricorso giudiziale) e sanatoria per i multati
(Ri)esplosa la questione autovelox,
entra di peso la cosiddetta politica, con scontro tra vecchio e nuovo leader del partito cittadino del potere (Pd: Matteo Renzi [1], Dario Nardella) (2)
Messaggio agli amministrati
Tranquilli, a questo livello la vicenda multe assurde a go-go interessa più gli editorialisti politici che noi che paghiamo le tasse e circoliamo in questa città coi tranelli in diversi angoli. E piuttosto che risolvere i problemi di base che sono causa della caterva di multe che ci giungono a casa, si annodano sugli scenari della tenuta dell’attuale amministrazione di Palazzo Vecchio, l’elezione della prossima e financo l’elezione del prossimo Parlamento europeo.
Questioni forse interessanti per cultori e devoti di questo regime, ma che non scalfiscono tutti coloro che affollano i telefoni e la sede di Aduc per chiederci che fare per non pagare le multe e non “fallire” come consumatori.
Il problema, per i multati, è capire cosa fare con quello che è accaduto e ancora accade.
Vediamo: problema, riduzione del danno, iniziative istituzionali
Problema
La maggior parte delle multe sono per sforamenti di pochi chilometri. Quindi non, come spesso dice il Sindaco Nardella, persone che scambiano le strade cittadine per piste di Formula1, ma “
distratti” o “
poco precisi” o “
non-informati”.
I nuovi velox agiscono una trentina di metri prima e dopo la postazione, per cui il rallentamento tipico di fronte alla macchinetta non serve. Inoltre, in alcune strade dove prima c’era il limite a 60 oggi è a 50, e chi si era abituato ad una certa andatura si è reso conto dell’errore dopo che gli sono arrivate a casa svariate multe. Infatti
il metodo furbo del Comune è di inviare la notifica negli ultimi dei 90 giorni entro cui deve essere fatta per legge. Solo allora il guidatore si rende conto che è transitato violando la legge e, spesso, si tratta di transiti giornalieri o pluri-giornalieri per motivi di lavoro. Quindi multe
“a raffica”, che se già la prima fosse stata notificata subito o dopo pochi giorni, è altamente probabile che il guidatore non avrebbe continuato a sforare i limiti.
Riduzione del danno
E’ il ricorso al giudice, che spesso viene accettato facendo pagare solo alcune delle multe ricevute: il giudice ritiene anomalo l’invio delle multe alla quasi scadenza dei 90 giorni e validi i motivi del ricorrente non-informato ché altrimenti non avrebbe continuato a violare la legge (4).
Le multe non vanno pagate (magari stimolati dal fatto che entro 5 giorni si pagano il 30% in meno). Bisogna accollarsi il rischio di un pagamento pieno, ché è il giudice che decide se essere equo o meno. Si accumulano i verbali ricevuti negli ultimi 30 giorni rispetto alla data di notifica del primo verbale ricevuto e, prima di questi 30 giorni,
si presenta ricorso.
Iniziative istituzionali
Opposizione e governo della città, se interessati ad amministrare e non usare ogni questione per la loro campagna elettorale permanente, potrebbero accordarsi su una sanatoria: chi, dal posizionamento dei nuovi velox ha ricevuto una multa per sforamenti con velocità tra 51 e 59 Kmh, presenta istanza di annullamento del verbale ad un qualunque ufficio di vigili (o invia per raccomandata A/R o pec), che provvedono all’annullamento della stessa. Il tutto entro una data xx, chè a quel punto si presume l’informazione sia circolata abbastanza per evitare sfaceli come quello in corso.
Nel contempo
gli specifici assessori danno disposizioni perché le notifiche delle multe siano fatte non oltre una settimana dalla violazione (5).
Qualcuno potrebbe dire che il Comune con un provvedimento del genere si espone ad una denuncia/condanna da parte della Corte dei Conti, avendo in questo modo arrecato danno al patrimonio pubblico. Crediamo sia un rischio da correre, spiegandolo eventualmente ai giudici, visto che è in gioco la credibilità istituzionale e si è in questo modo rimediato ad una “
leggerezza”.
A questo punto, ovviamente, conta molto per il governo cittadino la voglia di ammettere la
“leggerezza”, dimostrando a se stesso e agli amministrati che un buon governo si comporta anche in questo modo.
Sarà in grado di farlo?
1 - ex-Pd, oggi Italia Viva
2 - Mentre i vincenti nazionali dell’estrema destra godono per questa opportunità locale che viene loro offerta per diventare ancora più “
governativi” e - come dicono i politici -
“difensori dei deboli”. L’opposizione al governo cittadino, oltre che protestare e
“farsi paladini”, non ci risulta faccia qualcosa di concreto per le singole vittime di questa situazione.
4 - Sono i casi in cui il giudice decide per equità (artt. 113 e 114 c.p.c), usando criteri di convenienza e comparazione degli interessi delle parti, prescindendo dall’applicazione della norma.
5 - per chi è stato multato perché andava oltre i 60 Kmh… se ne faccia una ragione: questo sarebbe un provvedimento eccezionale e transitorio per rimediare allo sfacelo fatto e in corso. Il problema di certi limiti assurdi in città, rimane, ma dovrà essere affrontato in altra sede, facendo anche tesoro di questi avvenimenti.
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