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Bernat Soria: "Sul mio corpo decido io, non la Chiesa ne' nessun partito"
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Articolo di Rosa a Marca
13 settembre 2008 0:00
 
Il ministro della Sanita', Bernat Soria, ha detto che il Partido Popular diffonde "calunnie" quando paragona la sua proposta di riflettere sulla legalizzazione del suicidio assistito al "liquidare le persone a carico della previdenza sociale", come ha fatto il portavoce del PP, Esteban Gonzales Pons, domenica scorsa. In un'intervista a Cadena SER, Soria ha sottolineato che "in Spagna e' completamente legale il diritto a non soffrire, a non avere dolore", e ha osservato che "ci sono persone le quali pensano che le decisioni sul corpo di qualcuno appartengano a una chiesa, a un partito politico; invece no, sul mio corpo decido io. E questo lo sostiene molta gente, non solo i socialisti".
Il titolare della Sanita' ha sostenuto che i cittadini devono sapere che "possono morire senza dolore", e che in Spagna e' legale sia l'applicazione della "sedazione terminale", il cui protocollo permette ai pazienti incurabili di congedarsi dai propri famigliari ed evitare qualunque sofferenza fisica, sia la "limitazione dello sforzo terapeutico". Su quest'argomento, il ministro ha evocato il caso di Inmaculada Echevarria, la donna di Granada affetta da distrofia muscolare che aveva chiesto la disconnessione del respiratore che la manteneva in vita e che, dopo l'accoglimento della sua richiesta, e' morta nel marzo del 2007 in un ospedale pubblico di Granada. Per Bernat Soria, una volta verificato che il paziente non chiede di morire perche' depresso o perche' afflitto da un'altra sofferenza psichica, "ha il diritto di dire -non desidero prendere questa pasticca- o -non desidero restare attaccato a questo ventilatore- e l'obbligo del sistema sanitario e' d'applicare i diritti dei pazienti". Su questa stessa linea, il ministro ha spiegato che esistono delle circostanze in cui "un cancro, una malattia terminale, che comportano una grande tortura, provocano una situazione in cui il paziente soffre molto e finisce per morirne". "E quelli fra noi che, per ragioni professionali o famigliari, hanno visto da vicino queste situazioni, sanno che non c'era diritto. E non solo non c'era diritto, ma che in Spagna e' del tutto legale non soffrire, non patire dolore", ha ribadito.
Bernat Soria ha voluto mettere in chiaro che l'obbligo del Governo e' di garantire al paziente il diritto di scegliere, "e che nessuno venga a imporre dal di fuori. Bisogna garantire questo diritto in un quadro normativo e legale, e far si' che sia esteso a tutti i cittadini. Il tutto va in una linea di ampliamento dei diritti e del rispetto dei diritti", ha concluso.
 
 
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