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Diminuisce aggressività e conflitto. L'omosessualità degli animali
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Articolo di Primo Mastrantoni
28 ottobre 2023 13:00
 
 "Contro natura?" E' il nome di una sezione del Museo di Storia naturale di Oslo (Norvegia). Si riferisce all'omosessualità che, per secoli, è stata considerata una stranezza o una devianza da condannare. Ancora oggi, alcuni Paesi (ad esempio l'Iran) prevedono la pena di morte per chi pratichi rapporti omosessuali consensuali.

Il merito dell'esposizione è di aver documentato che i rapporti tra soggetti dello stesso sesso riguardano ben 1500 specie animali, compresi tutti i principali gruppi: dagli invertebrati, come insetti, ragni, echinodermi (per esempio le stelle marine) e nematodi (vermi), ai vertebrati, come pesci, anfibi, rettili, uccelli e mammiferi. 

L'attività è particolarmente sviluppata nei primati non umani, dove è stata osservata in 51 specie, dai lemuri alle scimmie antropomorfe. 
Come riportato dalla rivista scientifica Nature, questo comportamento sessuale non si limita a un solo sesso ed è praticato sia in condizioni di cattività che in ambiente naturale, e in prevalenza da individui che vivono in gruppi dove si sviluppa la socialità.

Il comportamento omosessuale tra individui dello stesso sesso è presente anche negli esseri umani. E' stato praticato per la maggior parte della nostra storia, e in molte società e culture, attirando l'attenzione di scienziati che lavorano in aree diverse: dalla sociologia e psicologia, alla biologia comportamentale ed evoluzionistica. 

Poiché non contribuisce direttamente alla riproduzione,  la scelta omosessuale sembrerebbe  un paradosso darwiniano, i cui principi solo legati alla riproduzione e selezione. Secondo il ricercatore Josè M. Gomez dell'Università di Granada (Spagna): l'omosessualità nel mondo animale ha una funzione sociale utile a promuovere i rapporti e ridurre le tensioni tra i membri dello stesso gruppo. Ad esempio, l'attività sessuale tra i membri del gruppo delle femmine dei bonobo (scimpanzé) sembra facilitare la riconciliazione. L'omosessualità è, poi, abbastanza comune tra i delfini: se l'accoppiamento di maschi e femmine è fugace, tra maschi la coppia può stare insieme per anni consolidando così l'alleanza. Nei  bisonti americani l'obiettivo è quello di rafforzare le gerarchie di dominanza. I leoni spesso si uniscono ai loro fratelli per guidare il branco e, per assicurarsi la lealtà, rafforzano i legami facendo sesso tra loro.

 Il sesso, insomma, gioca un ruolo cospicuo in tutte le attività e distoglie l'attenzione dalla violenza, che è il metodo tipico per risolvere i conflitti tra i primati e in molti altri animali.
 
Il professor Geir Soleil, responsabile della mostra norvegese, osserva che "Si possono avere opinioni su diverse questioni, ma una cosa deve essere chiara: l'omosessualità fa parte del regno animale e, quindi, non è contro natura. Lo stimolo sessuale è molto forte in tutti gli animali ed è una parte della vita."

(Articolo pubblicato sul quotidiano LaRagione del 28 ottobre 2023)
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