testata ADUC
Ecuador. La casa di coca
Scarica e stampa il PDF
Articolo di Redazione
23 febbraio 2023 9:28
 
 L'Ecuador è un paese costruito sulla droga? Una battuta sciocca, ma con un fondo di verità. Come racconta il quotidiano La Vanguardia, infatti, lo stato andino, alle prese con la necessità di distruggere la cocaina sequestrata ai trafficanti, ha escogitato un sistema ingegnoso per liberarsi del fardello: trasformarla in materiale da costruzione.

La tecnica è nota come incapsulamento: i panetti di cocaina vengono polverizzati attraverso appositi macchinari. La polvere viene poi convertita in boiacca mischiandola con cemento, sale e acceleranti chimici. Infine, il composto viene lasciato asciugare qualche ora ottenendo così blocchi di calcestruzzo dai quali è impossibile estrarre la droga.

Il sistema, ben descritto sulla testata InSight Crime, permette di smaltire oltre 1.500 chili di cocaina all'ora, un enorme passo avanti rispetto al tradizionale metodo dell'incenerimento. Quest'ultimo, oltre a essere più lento, richiede impianti appositi capaci di raggiungere temperature elevatissime: la cocaina infatti sopporta picchi molto elevati e distruggerla col calore è un'impresa assai ardua, costosa oltre che molto inquinante. Un problema non di poco conto in un paese dove solo nei primi 10 mesi del 2022 sono state distrutte quasi 180 tonnellate di polvere bianca, di cui il 61% tramite incapsulamento. Sotto la presidenza di Guillermo Lasso, il paese andino ha raddoppiato gli sforzi per combattere il narcotraffico che utilizza la nazione come punto di partenza per l'invio di droga negli Stati Uniti e in Europa.

La velocità di smaltimento è un fattore chiave per la lotta agli stupefacenti in Ecuador: la legge prescrive infatti che ciascun carico venga distrutto alla presenza di un giudice, cosa che ruba ore preziose all'attività giudiziaria. Stoccare la droga in attesa dell'incenerimento spinge poi le bande a tentare di recuperarla attraverso assalti ai depositi, come accaduto in diverse occasioni a Quito, Guayaquil e Tena.

L'incapsulamento ha ricevuto il plauso dell'Ufficio delle Nazioni Unite sulla droga e il crimine (Unodc), che l'ha inserito nella sua guida per lo smaltimento degli stupefacenti sequestrati. La tecnica ecuadoriana ha riscosso molto interesse tra gli stati confinanti ma, come spiega però Edmundo Mera, sottosegretario per la lotta alla droga del ministero dell'interno, non si può applicare a tutte le tipologie di stupefacenti: «il metodo è efficace e sicuro ma va analizzato il contesto. L'incapsulamento funziona per alcune sostanze chimiche ma non è adatto per tutte». Che la soluzione ai rincari dei materiali da costruzione sia farsi (una casa) di droga?

(Maicol Mercuriali su Italia Oggi del 23/02/2023)


 
CHI PAGA ADUC
l’associazione non percepisce ed è contraria ai finanziamenti pubblici (anche il 5 per mille)
La sua forza economica sono iscrizioni e contributi donati da chi la ritiene utile

DONA ORA
 
 
 
ARTICOLI IN EVIDENZA
 
AVVERTENZE. Quotidiano dell'Aduc registrato al Tribunale di Firenze n. 5761/10.
Direttore Domenico Murrone
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS