L’Autorità per l'energia (Arera) ha
spostato la fine del mercato tutelato dell'elettricità dal 1 aprile al 1 luglio, in ottemperanza al recente decreto energia. Lo stesso decreto aveva fatto sì che l’Arera
spostasse l’asta per l’assegnazione dei gestori agli utenti non vulnerabili dal 10 dicembre al 10 gennaio.
Considerato il clima che ancora aleggia sulla materia, con partiti di governo e di opposizione che non vogliono prendere atto che il passaggio al mercato libero è ineluttabile, come loro stessi avevano deciso qualche anno fa e anche di recente… c’è da aspettarsi di tutto.
Il 10 dicembre che diventa 10 gennaio e il 1 aprile che diventa 1 luglio, in ottemperanza di una legge voluta dal governo che in materia fa finta di fare gli interessi dei consumatori… è un procrastinare che non ci stupirebbe se domani (essendo anche a ridosso di alcune elezioni amministrative e quelle europee) non fosse confortato da altrettanta legge che spostasse ancora più in là la data della fine del mercato tutelato.
Uno spostare che già ora sta procurando danni a consumatori e aziende per l’imprecisione e indecisione del mercato dei consumi e del lavoro… spostare che procurerebbe ulteriori danni anche dopo, ma che, a chi fa questi spostamenti, poco importa, visto che sembra che per loro importante è arrivare alle scadenze elettorali presentandosi come paladini dei consumatori. Poi.. chi ha avuto ha avuto,,, e chi ha dato ha dato… scurdammoce o passato..
Ci domandiamo se in Parlamento e nel Paese esistono rappresentanti e politiche per evitare questo continuo bagno di sangue con danni ad economia, lavoro e libertà. Si’, lo sappiamo, le liberalizzazioni per qualcuno (governo e opposizione) sono una sorta di demonio… ma ci sarà un limite prima dello sfascio totale?
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