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Energia e passaggio mercato libero. Governo vuole aiutare i consumatori? No, al rinvio
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7 novembre 2023 15:47
 

Ammesso e non concesso che le sirene protezioniste e affaristiche  non riescano a spostare ancora la fine del mercato tutelato dell’energia, previsto per il prossimo 10 gennaio… i dati del rapporto Edison-Censis sono “scandalosi”: circa 10 milioni di italiani  (20,8%) non sanno della fine del mercato tutelato e 7 milioni non sanno se la propria utenza è nel mercato libero o tutelato.

La conferma che il problema più grosso che c’è oggi è la carenza di informazione. Dove i responsabili sono le Autorità e le istituzioni che avrebbero dovuto informare. Sono tanti anni che ogni volta che si arriva alla scadenza per il passaggio al mercato libero, ecco che, travestendolo per mancata consapevolezza del fatto da parte dell’utenza, gli interessi delle aziende che traggono maggior profitto dal mercato tutelato (Enel soprattutto) riescono a far slittare il tutto.

Mancano ancora due mesi alla fine del mercato tutelato, che riguarda poco più del 33% degli italiani, quindi i tempi per informare in modo massiccio ci sono. E soprattutto ci sono i tempi per non creare ansie e cattive informazioni, perché chi non decide il passaggio al mercato libero entro la scadenza, non subirà nessun taglio del servizio o impazzimento delle tariffe: finirà in un mercato tutelato che non modificherà i propri costi, e avrà tre anni di tempo per  decidere con calma il fornitore che più si confà alle proprie esigenze.

In questo momento i problemi sono due:
- il telemarketing selvaggio che prospetta scenari falsi (taglio del servizio) per chi non decide subito il passaggio ad un nuovo gestore del mercato libero
- Il governo che, sentendo le sirene di chi specula sui rinvii, decide di rinviare.

Problemi che sono entrambi contro i consumatori che, dal passaggio al mercato libero, non potranno che trarre vantaggio in qualità e costi, così come è stato per il mercato delle tlc.

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