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Eurovita S.p.A. e i rischi delle gestioni separate
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Articolo di Roberto Cappiello
8 febbraio 2023 14:38
 
Diversi utenti ci hanno chiesto chiarimenti in merito alla situazione di Eurovita S.p.A che recentemente è stata oggetto di alcuni provvedimenti dell’autorità di vigilanza IVASS. Il primo intervento è datato 31 gennaio 2023 con il quale ha nominato un commissario per la gestione provvisoria, mentre un secondo intervento, datato 6 febbraio 2023, ha disposto la sospensione della facoltà dei contraenti di esercitare i riscatti dai contratti di assicurazione e di capitalizzazione stipulati con Eurovita S.p.A. 

La preoccupazione maggiore è legata al rischio di vedersi rifiutare i rimborsi delle polizze sottoscritte. Al momento la sospensione ha effetto ex nunc dalla data di pubblicazione dell’avviso e non riguarda le richieste di riscatto in corso. In effetti il provvedimento dell’IVASS giunge a conclusione di un procedimento ispettivo iniziato nel corso del 2022. Dai dati di bilancio 2021 emergeva un Ratio Solvency II pari al 134% che risultava inferiore al limite minimo richiesto pari al 150%. I provvedimenti dell’Ivass si sono resi necessari anche per evitare una corsa ai riscatti che avrebbero certamente avuto un impatto estremamente negativo. 

Cogliamo l’occasione per ricordare che le polizze a gestione separata costituiscono una particolare categoria di prodotti assicurativi collegate a fondi interni assicurativi che vengono gestiti al costo storico  che consente di ottenere un rendimento positivo senza essere esposti alle oscillazioni di prezzo che impattano sui titoli obbligazionari sottostanti in cui investono. (1)

Questo rendimento è progressivamente diminuito negli ultimi anni per via del calo dei tassi di mercato che addirittura hanno raggiunto valori negativi, rimanendo tali per diversi anni. Man mano che giungevano a scadenza obbligazioni con tassi più elevati, le stesse venivano sostituite con obbligazioni a tassi sempre più bassi.

Assenza di oscillazione non significa assenza di rischi che comunque in determinate condizioni si possono presentare. Ad esempio, il brusco rialzo dei tassi a cui abbiamo assistito nel corso del 2022 ha avuto come effetto un violento calo delle quotazioni dei titoli obbligazionari, anche di quelli con durate più brevi intorno ai 4/5 anni, che però non hanno apparentemente interessato le gestioni separate proprio per il particolare modo in cui sono gestite. In realtà, in caso di massicce richieste di riscatto, le compagnie sarebbero costrette a vendere le obbligazioni a prezzi di mercato consolidando perdite. Altro rischio legato alle gestioni separate è quello di concentrazione, essendo per gran parte investite in titoli di stato italiani e governativi europei. 

Ecco perché è sempre buona regola diversificare i propri risparmi e comprendere la natura, le caratteristiche e i rischi degli strumenti finanziari in cui si investe.

Il caso Eurovita S.p.A è un esempio di possibili rischi a cui si può andare incontro con le gestioni separate e ci consente anche di vedere in azione la funzione di prevenzione dei rischi svolta dalla normativa Solvency II che certamente costituisce un argine richiedendo specifici requisiti quantitativi, qualitativi e di trasparenza. Un primo livello di garanzia è rappresentato proprio dal patrimonio minimo (MCR) richiesto al di sotto del quale i contraenti, i beneficiari, gli assicurati e gli altri aventi diritto a prestazioni assicurative sarebbero esposti ad un livello di rischio inaccettabile, qualora all’impresa fosse consentito di continuare a svolgere la propria attività. A questo si aggiunge un patrimonio di solvibilità con una soglia più elevata (SCR) che viene definita come il capitale che le imprese assicurative devono detenere per poter onorare con una probabilità del 99,5% gli obblighi nei confronti dei propri assicurati durante i 12 mesi successivi alla valutazione. I requisiti qualitativi sono rappresentati dalle procedure richieste per quantificare i requisiti quantitativi che devono essere illustrate nei bilanci e comunicate alle autorità di vigilanza che possono attivarsi per richiedere chiarimenti, correttivi o intervenire come nel caso Eurovita S.p.A. 

1 - Qui degli approfondimenti

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