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I fantasmi del narcotraffico in Colombia
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Articolo di Redazione
28 novembre 2021 15:00
 
Il traffico di droga ha la sua altra dimensione come fatto culturale e politico. In Colombia la discussione sulla pace è passata attraverso la coca e davanti ai gruppi armati che se ne nutrono si generano ardenti posizioni ideologiche contrapposte. E per non parlare del suo effetto estenuante nel campo della cultura. Come scritto nel libro “Sottoculture del traffico di droga in America Latina” (González-Ortega, compilatore: U. de Oslo, Andes e UAM), la letteratura o i film sull'argomento sono seguiti con devozione da un nuovo pubblico, potenziato da enormi piattaforme come Netflix; telenovelas con personaggi gangster dominano il pubblico, "al punto che si può parlare di un genere narco inventato da paesi come la Colombia e il Messico, così come nel loro periodo negli Stati Uniti hanno sviluppato il western, da dove hanno raccontato incredibili imprese di conquista di territori, di vendette e di ebbrezze”.

Puoi parlare del narco anche in architettura, costumi, occhiali, busti prominenti, camion, linee musicali o mode. Alcuni di essi sono esposti nella Sala de Arte de los Andes 'Narcolombia', a cura di Santiago Rueda, titolo sonoro e preciso, e lì si delineano i punti di quella che potrebbe essere una grande indagine per ritrarre quella Colombia fraudolenta, corrotta, arricchita impazzita per la droga. Ci sono assemblaggi riusciti di complicità, ma anche assenze significative, basate solo su tagli mediatici e lasciando a malapena un'enunciazione di come il traffico di droga diventi un paradigma estetico che ci attraversa. La verità è che 'essere un narco' non dovrebbe essere tale, ma, come un fantasma sociale perverso che strofina e corrompe tutto, ma invece è incorporato come un avverbio che si riferisce a uno stile, una qualifica o una parola che allude a ciò che appare: da dove hai preso quella fortuna? Insomma, il narcotraffico non appartiene solo alla realtà, ma a un vasto mondo immaginario. Forse narco è un modo per dire 'cattivo gusto', l'emergente, legato al popolare e al violento, con fortune camuffate o riferito a famosi governi infiltrati. In ogni caso, nella sua accezione visiva profonda, la droga è il riciclaggio (ricchezza, pace, classe sociale, ecc.), dove gli apprendisti si moltiplicano e poco si può fare per arrestarne l'espansione e l'influenza. Nel frattempo, la società colombiana sta impazzendo con così tante bufale che tutto la fa sembrare diversa: la saggezza popolare l'ha chiamata beffardamente con l'espressione più appropriata: magico.

(Armando Silva su CE Noticias Financieras Spanish del 27/11/2021)
 
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