L’indice di fiducia dei consumatori ad ottobre, sia personale che sull’economia generale, è in calo per il quarto mese consecutivo. Calo che va di pari passo con quelle della fiducia delle imprese (salvo costruzioni… onda lunga del 110%).
I nodi vengono al pettine e dopo l’imbambolamento delle dichiarazioni del governo su tutto lo scibile umano, i consumatori continuano a toccare direttamente con mano la mancanza di politiche o politiche fatte male, che porta la loro situazione personale al peggio.
Oltre ai dati che peggiorano in settori chiave come energia e carrello della spesa, il diffuso confronto sui provvedimenti che il governo ha in cantiere con la manovra 2024 creano timore (inflazione, famiglia, risparmio, salute). Si tratta di informazioni e confronto che il governo, per incapacità e confusione e inebriamento ideologico, ha volutamente non fatto circolare in forma definitiva, ma solo come anticipazioni e chiacchiericcio.
nticipazioni che spesso venivano smentite il giorno dopo e che, allo stato, stanno formando un quadro poco roseo quanto confusionario sulle capacità politiche ed economiche dei decisori.
La fiducia dei consumatori è un sentimento e così si sta esprimendo. Chi semina vento raccoglie tempesta.
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