
L’indice
Istat di febbraio per la fiducia dei consumatori registra un netto miglioramento rispetto al mese precedente, da 100,9 a 104,0. Il riflesso del calo delle bollette energetiche si fa sentire, unico elemento che si possa considerare, visto che l’andamento generale dei prezzi al consumo è tutt’altro che in calo.
Le dinamiche dei prezzi sono sempre a svantaggio dei consumatori: quando c’è un aumento, lo stesso viene applicato anche prima che arrivino gli effetti dell’aumento sul mercato. E quando c’è un calo la logica è diversa: a parte i prodotti che direttamente calano (energia nel nostro caso), tutti gli aumenti consequenziali raramente seguono lo stesso andamento, il prezzo maggiorato rimane tale e - unica concessione - non cresce. Ragione questa per dubitare molto delle grida d’allarme di molti attori del mercato, il cui interesse, più che un equilibrio generale in cui inserire il proprio business è quasi esclusivamente il proprio guadagno, selvaggio, costi quel che costi.
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