Fiducia dei consumatori e delle imprese in calo. Sembra passata la sbornia dei mesi scorsi in cui, nonostante inflazione in calo ufficialmente e prezzi in crescita ovunque, i consumatori italiani si erano “distratti” dalle vicende dell’economia. La lunga e difficile sortita dai periodi Covid aveva dato il suo contributo e ognuno era molto attratto da se stesso più che dal bene della società e dell’economia… per cui: poca attenzione verso l’esterno e molta sul recupero di un livello di autostima, a costo di dar fondo ai risparmi accumulati o di indebitarsi
In questo quadro la realtà torna in primo piano. Aiutata anche dalle più che temerarie iniziative e non-iniziative del governo. Su cui non è stato fatto nulla se non incentivare crescita e distacco di imprenditori e consumatori.
La fiducia dei consumatori e delle imprese, inoltre, è un sentimento, una sensazione, la reazione a comportamenti, dichiarazioni, opinioni… e quando abbiamo un governo che ci dice e fa tutti i giorni cose come che:
- è giusto che le imposte della benzina siano alte perché così si colpiscono i ricchi che fanno il pieno nei loro macchinoni;
- i poveri mangiano meglio dei ricchi;
- le tariffe aeree è giusto che siano alte: governo ha buttato solo un po’ di polvere su quelle da/per le isole, ma nessun intervento strutturale per farle calare se non ridicole minacce di presunti monopoli:
- la banca centrale europea (Bce) è contro i consumatori perché per combattere l'inflazione alza i tassi di interesse, con conseguente incentivazione al risparmio e, a consumare meno per far calare i prezzi …
…. quando si dicono e si mettono in pratica queste cose creando privilegi per i balneari che hanno fatto schizzare i prezzi dei loro servizi alle stelle, e i taxisti che stanno distruggendo il trasporto pubblico privato…
….. dopo un po’, e neanche tanto “po’”, i nodi vengono al pettine.
Questo che stiamo sopportando in questi mesi sono solo degli assaggi, prepariamoci al peggio.
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