Un premio conferito dalla città di Firenze agli Emirati Arabi Uniti, che lo hanno comprato coi loro soldi sporchi di sangue e violenza, è uno schiaffo alle lotte in corso per la libertà di donne e uomini, le nostre libertà
A sua Altezza Sheikha Fatima bint Mubarak, Presidente dell'Unione Generale delle Donne, Presidente del Consiglio Supremo per la Maternità e l'Infanzia e Primo Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Familiare degli Emirati Arabi Uniti, le Chiavi della città di Firenze. La cerimonia ieri, con la vicesindaca Alessia Bettini.
Queste chiavi
sono state comprate dall’esponente emiratina grazie ad un’importante donazione ad ASP Firenze Montedomini.
Tra le motivazioni spicca “
...distinta per il suo costante impegno a sostegno della valorizzazione ed emancipazione femminile e per le attività volte a favorire la partecipazione femminile alla vita politica e pubblica…” (1)
Stiamo ancora cercando qualche segnale di questo
“costante impegno”, ma non troviamo nulla se non le solite cose diplomatiche e le strisce di sangue di un regime liberticida.
Ci vengono in mente quelle volte che la vicesindaca Bettini ha difeso con ardore i diritti delle donne (immaginiamo anche delle iraniane e afghane in questo momento) che si sentono oppresse dai loro regimi autarchici e femminicidi.
Torna tutto?
Si sa, “pecunia non olet”
Che è quanto fanno in tanti col petrolio, i rifiuti mandati nel terzo mondo e il gas del regime di Putin. Per quest’ultimo ce ne siamo accorti sulla pelle degli ucraini e in qualche modo si sta cercando di porre un rimedio. Ma è un caso isolato.
Le “chiavi” fiorentine confermano:
fiorentini, attenti a chi da oggi a le chiavi per entrare in casa vostra.
Ora dovremmo sentirci meglio e più al sicuro dopo che le chiavi della nostra città (insignìta di tanti riconoscimenti nazionali e mondiali per apertura culturale e politica) sono state affidate alla signora degli Emirati Arabi Uniti che è venuta a ritirare il premio con il suo velo che fa vedere a stento solo i suoi occhi (vedi foto
)?
Ci vergogniamo
No, non ci sentiamo meglio. Ci vergogniamo. Ché sono proprio queste politiche e questi riconoscimenti, acquistati da famigerati dittatori a furor di quattrini lievitati su corpi straziati di donne (soprattutto) e uomini, ad essere il principale motivo della destabilizzazione umana, economica, sociale e politica del nostro modello di vita basato su libertà e rispetto dei diritti individuali.
Oggi Firenze ha deciso di dare il proprio contributo alla destabilizzazione mondiale.
Del resto, viviamo in un
“regime occidentale” che ha deciso di affida la celebrazione dei fasti del più importante divertimento di massa (mondiali di calcio) ad uno di questi spietati e incivili regimi, il
Qatar. Il Comune di Firenze non ha fatto altro che accodarsi a questa logica distruttiva.
Quanti Putin e quante Ucraina ci vorranno ancora? Quante donne iraniane e afghane umiliate, martoriate ed uccise?
1 –
qui il comunicato del Comune
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