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Firenze è già morta. Decidere se farla rinascere. Necessari i residenti
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Articolo di Redazione
12 dicembre 2021 9:54
 
La deputata Rosa Maria Di Giorgi l’altro giorno, su un quotidiano fiorentino (1), sulla costruzione di un albergo di lusso a Costa San Giorgio, ha rilevato che quel luogo è precluso ai fiorentini da più di un secolo, essendo stato prima una caserma, poi la scuola di sanità militare e, dalla fine degli anni 80, abbandonato. La realizzazione di un resort – sostiene lei in stile realpolitik - non toglierà nulla che non fosse già stato tolto, e non da ora, alla città.
Le ha fatto eco il presidente dell’Ance (2) che – sempre realpolitik - … se a Firenze le alternative sono edifici come Sant’Orsola, abbandonati a se stessi da sempre, in attesa che Palazzo Vecchio decida cosa vuol fare da grande, ben venga il resort di lusso a Costa San Giorgio.
Tra loro si inserisce l’appello dell’associazione Idra, contraria al resort e per sostanzialmente un uso pubblico del luogo (“corretto restauro del complesso”) (3).

Contesto: cosiddetti studentati di dubbia legittimità urbanistica (4); rifacimento del trasporto pubblico; città cantiere permanente; turisti che, quando ci sono, continuano a non avere alternative a rendere invivibile il centro (via de’ Neri, e non solo, grida vendetta: “profumo” di finocchiona, ressa da covid solo a passarci, inesistenza di logistiche tipo aree di sosta e bagni, con conseguente “inquinamento” di tutta la zona, piazza Signoria, piazza San Firenze e loggiato Uffizi inclusi); periferie perennemente da rendere vivibili ma (nonostante le utili tramvie di oggi e future) il cui simbolo di degrado è per tutti il palazzo di Batman (Palagiustizia) a Novoli che, oltre alla sua dubbia funzionalità interna, è come se fosse in un’area deserta nel nulla (nonostante il nobile tentativo del centro commerciale San Donato).

Il Comune deve decidere in questi giorni se approvare o meno questo resort.

Ma cos’è questa se non una città morta...
Un girone infernale dantesco in cui le anime traghettate scontano la pena incentivate a rifare di continuo quello per cui sono finite all’inferno? Coi nuovi arrivi che peggiorano la pena?

Occorre decidere se la città debba essere affidata ai politici ed imprenditori della realpolitik o fatta rinascere con l’unico elisir possibile: i residenti. Esseri umani che la vivano, e che per questa loro vita siano al pari delle bellezze architettoniche e artistiche.
Perché un nuovo albergo (anche di lusso) deve essere in centro e non in periferia, rendendo viva la stessa? Perché Firenze deve avere un solo centro, e non uno storico antico e tanti altri centri di vita culturale ed artistica (5)… perché questi siano tali è necessario che siano con vista Ponte Vecchio o non basta che siano a trenta minuti da Ponte Vecchio e ad un’ora da Pisa e Siena? Perché i residenti (humus del vivere e non solo del consumo) devono essere mandati a vivere nei casermoni della periferia e non in immobili nel centro storico (che come si rendono moderni all’interno per i turisti, potrebbe essere altrettanto per i residenti)?
Oggi stiamo vivendo anche le conseguenze di scelte come l’espulsione dal centro storico di gran parte dell’università e del palazzo di giustizia… c’è volontà di valutarle come a suo tempo azzardate e cominciare a rimediare?

Si tratta solo di decidere, se affidarsi alla realpolitik (questo è, e cerco nell’immediato di trarne il maggior profitto) o alla Politica. Che se non è condivisione, progetto, passione ed entusiasmo collettivo ed individuale… ci conduce ad una delle tante Disneyland che spesso rifanno in diversi parchi di divertimento sparsi nel mondo… dove l’assenza di odor di finocchiona non fa la differenza.

NOTE
1 – La Repubblica del 11/12/2021
2 – Associazione nazionale costruttori edili Firenze, Pierluigi Banchetti sul Corsera del 12/12/2021
3 - http://www.idraonlus.it/2021/12/11/appello-costa-san-giorgio-2/
4 - https://www.progettofirenze.it/studentati-la-nuova-frontiera-della-mercificazione-della-citta/
5 – si pensi, pur nelle loro diverse dimensioni e realtà, a Berlino e Tokyo.
 
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