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Francia. I traffici di droghe crescono. Inchiesta sul carburante del crimine
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Articolo di Redazione
22 settembre 2009 10:45
 
Due miliardi di euro: e' il giro d'affari del traffico di droghe sul mercato francese negli ultimi dodici mesi, cosi' come fa sapere il ministro dell'Interno, Brice Hortefeux. La cifra deriva dalla quantita' di sequestri effettuati, le dichiarazioni dei consumatori e i margini di guadagno valutati rispetto ai prodotti. Una stima generica che, pero', ha il merito di fissare un ordine di grandezza.. Due miliardi di euro rappresenta due volte il bilancio annuale di una citta' come Lyon, il costo di due sottomarini nucleari o, ancora, il costo di dieci Airbus A380. E' anche la spesa dello Stato in un anno contro i flussi delle droghe, le campagne preventive e i costi della giustizia.
Per il ministro dell'Interno la lotta contro la droga e' prioritaria perche' gli stupefacenti sono un terreno fertile per la delinquenza. "Agire sul fenomeno significa agire anche sulle cause dello stesso", rincara il commissario Frédéric Veaux, numero due della direzione centrale della Police Judiciarie (PJ). Secondo le indagini della PJ, la maggior parte dei quartieri piu' problematici e' una delle principali porte d'ingresso del mercato nazionale dell'hashish, che da solo rappresenta 840 milioni di euro. I rifornitori degli spacciatori sono i capobanda e il loro stile di vita e' quello maggiormente all'attenzione delle indagini. Diversi sono gia' nelle liste di coloro che hanno beni frutto di azioni criminali, liste recentemente istituite dall'Ufficio centrale della repressione della delinquenza finanziaria.
La droga piu' diffusa in Francia e' la cannabis e le reti che la distribuiscono hanno subito severi colpi: 74 tonnellate sequestrate nel 2008, in un mercato nazionale stimato sulle 300 tonnellate. Per mettere in scasso il traffico, l'uso di agenti segreti e' il punto centrale di questa guerra. L'anno scorso, grazie ad un notevole lavoro di infiltrati, nelle scuole e nei "giri", 28 carichi mimetizzati nel grande traffico automobilistico che giunge dal Marocco passando dalla Spagna, sono stati individuati con 5,5 tonnellate di mercanzia. E i sequestri dei primi otto mesi del 2009 sono gia' oltre queste quantita'.
Jean-Michel Colombani, capo dell'Ufficio centrale per la repressione del traffico illegale degli stupefacenti (Ocrtis), con base a Nanterre (Hauts-de-Seine), dice: "Il mercato si sta ristrutturando". La cocaina, fino a poco tempo fa riservata solo al jet-set, guadagna terreno presso i giovani. L'eroina e' tornata in forze, con piu' di una tonnellata che abbiamo sequestrato l'anno scorso. "I sequestri sono in aumento per il terzo anno consecutivo", dice un poliziotto specializzato, secondo cui questa droga, che oggi si sniffa, si sta affermando in provincia, con i recenti sequestri a Nord-Pas-de-Calais, Moselle, Cote-d'Or, Limousin, Loiret e Normandie".
Contro la cocaina, che passa ormai dall'Africa dell'ovest, sono stati messi in piedi dei centri di cooperazione per meglio coordinare l'azione delle varie task-forces antidroga, dalle Antille a Lisbona. Due nuovi centri saranno presto aperti in Ghana e Senegal. Luoghi in cui -come dice il commissario Colombani- permettono di identificare le navi sospette e di comprendere quali siano i Paesi migliori per poterle intercettare. Il lavoro e' notevole perche' i trafficanti, per confondere il loro nemico, investono anche nelle flotte dei pescatori. I loro nuovi motoscafi, attrezzati con quattro o cinque motori, con una potenza totale da ottocento a mille cavalli vapore, riescono ad attraversare il Mediterraneo in un attimo. Per evitare i radar che nel sud potrebbero facilmente individuarli, passano dalle Baleari e da Barcelona.
Un alto funzionario della polizia di Parigi assicura che "in America del sud i cartelli messicani hanno preso il sopravvento su quelli colombiani. E stanno per mettere in atto accordi con le mafie italiane della Ndrangheta calabrese per inondare l'Europa, poiche' il mercato americano e' totalmente saturato".
Piu' la repressione si rafforza, piu' i metodi per evitarla si evolvono. "I trucchi dei trafficanti si sviluppano -dice il capo dell'ufficio stupefacenti- un chilo di cocaina si scambia con due chili di cannabis. nelle periferie delle citta', le giovani donne sono ormai il canale attraverso cui transitano le droghe".
(traduzione da Le Figaro del 22/09/2009)
 
 
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