Ancora con la coda dei trattori che faticano a tornare a casa dopo aver incassato un po’ di soldi prendendoli dalla crescita del debito pubblico, e con un pesante condizionamento (no alla fine dei fitofarmaci, questo a livello europeo) per qualità e salubrità del cibo… il nostro ministro di Agricoltura e Sovranità alimentare, dopo aver visitato alcuni palchi dei trattori per cantare in coro il proprio disprezzo verso l’Europa matrigna anche se dà un sacco di soldi, oggi chiede maggiore competitività all’Europa per garantire sovranità alimentare e modello produttivo da seguire (1)... chissà cosa vuol dire..  non azzardiamo interpretazioni e aspettiamo ulteriori spiegazioni e chiarimenti.

Siccome il ministro Francesco Lollobrigida era ad una fiera piacentina del pomodoro, ha tirato fuori quello che per lui è uno dei simboli della nostra sovranità alimentare, il pomodoro… dimenticando che è un prodotto che esiste sul nostro territorio dopo essere stato importato dall’America del Sud… ma tant’è, se lo dice lui, il ministro…

Ma la cosa più eclatante è stata la giustificazione dell’uso di agrofarmaci visto che, diminuendo (secondo lui) la produzione europea, siamo poi costretti ad importare alimenti da Paesi che ne fanno un uso massivo, e questo non porta giovamento ambientale. E quindi - sembra che dica il nostro ministro - conviene che anche in Europa si continui ad usare prodotti nocivi alla salute.

Riportando il pensiero del nostro ministro, abbiamo detto tutto quel che ci interessa rilevare. A cui aggiungiamo: a che gioco sta giocando Lollobrigida, oltre a giustificare il suo essere al potere lì dove è stato messo? 


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"L'Europa deve tornare ad essere competitiva per garantire la sovranità alimentare e scegliere quale modello produttivo seguire. C'è bisogno di sicurezza negli approvvigionamenti e nella qualità dei prodotti". Lo ha detto il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, intervenendo all'inaugurazione di Tomato World a Piacenza Expo. "Siamo tornati a competere sul quadro mondiale in maniera asimmetrica, con un'Europa che non ha tenuto in debita considerazione alcuni aspetti, finendo, semplicemente, per imporre continue restrizioni alle produzioni. Un errore dal punto di vista economico, inutile dal punto di vista ambientale", ha sottolineato il ministro. "Se a parità di consumi interni si diminuisce o si cancella l'utilizzo degli agrofarmaci - ha detto - non si migliora la qualità dell'aria e dell'acqua, se quelle sostanze vengono utilizzate in altri Stati in maniera massiva. La sola conseguenza è la contrazione delle produzioni nazionali e la necessità, per soddisfare il mercato interno, di acquistare cibo da Paesi terzi che continuano ad inquinare", ha spiegato il ministro. "Le nostre eccellenze alimentari, come il nostro pomodoro, uno dei simboli della sovranità alimentare, hanno come tratto distintivo la qualità e devono avere una concorrenza leale", ha concluso il ministro. (Askanews)

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