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Liliana Segre – finalmente denuncia gli odiatori. Esempio per tutti
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Articolo di Albert
9 dicembre 2022 14:29
 
 La notizia che Liliana Segre, due giorni fa, ha denunciato ben 24 odiatori online, dai quali ha avuto minacce in questi ultimissimi tempi, mi rende soddisfatto e anche molto amareggiato.
L’amarezza viene dal constatare che esistono persone così vigliacche e anche prive di cervello, oltre che di umanità, che si nascondono nell’anonimato dei social per lanciare offese e anche minacce di morte a chi a loro non va a genio.
La soddisfazione, invece, scaturisce dal fatto che, finalmente, Liliana Segre ha fatto (e farà d’ora in poi) gesti che sono volti non solo alla tutela di sé stessa, ma che danno anche coraggio a molte altre persone, bersaglio di analoghe minacce, di denunciare, a loro volta, questi soprusi.
Che le forze dell’ordine e la magistratura si attivino per smascherare questi vigliacchi, e riescano a dare loro un nome, un cognome, un indirizzo, costituirà un grande, giusto smacco per questa gente, togliendole l’illusione dell’impunità. A loro e agli eventuali loro emuli.
Dunque, era l’ora! La pazienza, in questi casi non funziona, anzi, rende più coraggiosi questi personaggi che di umanità e di cervello hanno solo, come già accennato, una debolissima parvenza.

Liliana Segre aveva annunciato di aver fatto la sua prima denuncia contro un odiatore il 9 novembre scorso (anniversario della “Notte dei Cristalli”, quando, nel 1938, orde di nazisti distrussero in Germania sinagoghe, case e negozi di ebrei), durante la sua partecipazione al “Primo forum delle donne ebree italiane”.
In quell’occasione disse: “Denuncio per la prima volta i No Vax che mi minacciano perché sono favorevole ai vaccini”.
Ma ad avercela con lei non sono solo i No Vax, forse gli ultimi arrivati. Ci sono anche gli antisemiti, che non le perdonano di essere memoria vivente e attiva della Shoà e di tutti gli orrori perpetrati contro gli Ebrei (e non solo) dai nazisti e dai fascisti; ci sono i filorussi, che non le perdonano di avere preso posizione a favore degli Ucraini, in grande sofferenza per la proditoria invasione del loro Paese per volontà di Putin, il 24 febbraio scorso
Questi attacchi a Liliana Segre, che afferma con le parole e con le sue azioni che l’odio non deve mai prevalere, non sono nuovi, tanto che le è stata assegnata una scorta da parecchio tempo. Il che le fa dire di essere la più anziana persona in Europa ad avere la scorta, proprio perché ogni giorno riceve insulti e minacce da ignoti, che presto, ci si augura, ignoti non lo saranno più (intanto uno ha già un nome, è Gabriele Rubini (in arte “Chef Rubio”).

E questo è l’augurio che faccio non solo a Liliana Segre, ma anche a tutti coloro che trovano il coraggio di denunciare questi soprusi – che i loro persecutori siano smascherati e vadano sotto processo. E l’augurio è rivolto anche a tutta la nostra società, perché dove hanno mano libera i vigliacchi, non c’è vera democrazia e libertà.
 
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