I delegati all'Assemblea delle Nazioni Unite per l'ambiente, la seconda parte della sua quinta sessione iniziata lunedì a Nairobi, in Kenya, hanno all'ordine del giorno il raggiungimento di un accordo globale sull'inquinamento da plastica, tra una serie di bozze di risoluzioni sulla biodiversità e la salute, verde ed economia circolare.

I ministri dell'Ambiente e altri rappresentanti di oltre 170 nazioni si sono riuniti durante tre giorni.
La sessione è incentrata sul tema “Rafforzare le azioni a favore della natura per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile”, che mette in evidenza il ruolo centrale che la natura svolge nelle nostre vite e nello sviluppo sostenibile sociale, economico e ambientale.

La conclusione di un accordo globale vincolante sull'inquinamento da plastica è in cima all'agenda. I partecipanti dovrebbero anche affrontare una serie di altre questioni urgenti che interessano il pianeta e la sua popolazione, comprese le aree tematiche di: natura per il clima; natura per la salute dell'uomo e dell'ecosistema; natura per l'eliminazione della povertà, l'occupazione e la prosperità economica; e natura per sistemi alimentari sostenibili.

Nell'avviare i lavori, il ministro norvegese per il clima e l'ambiente, che presiede i lavori della quinta sessione, ha riconosciuto che l'Assemblea si è riunita in un momento di grave sconvolgimento geopolitico.
"Più che mai, dobbiamo dimostrare che la diplomazia multilaterale può essere efficace", ha affermato Espen Barth Eide, rilevando che l'azione multilaterale sarebbe essenziale per affrontare "la nobile missione di porre fine all'inquinamento da plastica".

"L'inquinamento da plastica è diventato un'epidemia a sé stante. Paradossalmente, la plastica è uno dei prodotti più durevoli che gli esseri umani abbiamo realizzato e spesso la buttiamo via", ha spiegato.

La plastica è un prodotto che può essere utilizzato all'infinito, e per questo Barth ha affermato che “se la portiamo in un'economia circolare. Sono convinto che sia giunto il momento di adottare un trattato giuridicamente vincolante per porre fine all'inquinamento da plastica”.

Da parte sua, il direttore esecutivo del Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente (UNEP) ha affermato che la scorsa settimana sono stati osservati "progressi enormi" durante i negoziati per uno strumento internazionale legalmente vincolante per porre fine all'inquinamento della plastica.
"Sono convinto che una volta che l'Assemblea lo approverà, avremo tra le mani qualcosa di veramente storico", ha affermato Inger Andersen.

"Un'azione ambiziosa per combattere l'inquinamento da plastica deve seguire la vita dei prodotti di plastica - dalla fonte al mare -, essere legalmente vincolante, accompagnata da sostegno ai paesi in via di sviluppo, fare affidamento su finanziamento, essere monitorata e supervisionata e incentivare tutte le parti interessate, compresi il settore privato", ha aggiunto la Andersen.
La risoluzione sull'inquinamento da plastica, insieme alle altre urgenti questioni ambientali, sarà formalmente decisa dagli Stati membri durante la plenaria di chiusura dell'Assemblea mercoledì 2 marzo 2022.

Informazioni sull'Assemblea delle Nazioni Unite per l'ambiente
L'Assemblea delle Nazioni Unite per l'ambiente si riunisce ogni due anni per definire le priorità della politica ambientale globale e sviluppare il diritto ambientale internazionale; le successive decisioni e risoluzioni prese dagli Stati membri in Assemblea definiscono anche il lavoro dell'UNEP.
A causa della pandemia di Covid-19, gli Stati membri hanno concordato un approccio in due fasi per la quinta sessione: una sessione online (22-23 febbraio 2021) e una riunione di persona dal 28 febbraio al 2 marzo 2022.
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