I prezzi della benzina alla pompa sono in forte calo: 1834 il self al litro (1847 il precedente); diesel a 1819 rispetto a 1840.
Crediamo che siano le prime conseguenze alla sentenza Tar dello scorso 10 novembre che ha levato l’obbligo per le stazioni di servizio di esporre i prezzi medi regionali. Dallo scorso 1 agosto i benzinai erano costretti ad esporre questi cartelli, i cui benefici sono stati inesistenti per i consumatori ma hanno rappresentato costi aggiuntivi per i benzinai stessi, oltre a spingere gli stessi a non andare al di sotto dei prezzi medi. Insomma: un mercato immobilizzato con nessuna libertà per chi offriva.
Quando questo laccio è stato levato, il mercato è ripartito. La concorrenza tra benzinai ha portato gli stessi ad essere più attrattivi per i consumatori.
E quindi, dopo l’inutile e costoso intervento del governo, siccome nonostante il calo di oggi i prezzi della benzina rimangono alti, c’è da capire se il governo stesso ha intenzione di intervenire sulle accise (quasi il 60% del prezzo alla pompa), unico metodo italiano per contenere gli assurdi prezzi dei carburanti e, anche in questo modo, contribuire al calo dell’inflazione.
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