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Ricette sanitarie online. Le mani sulla salute?
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Articolo di Giuseppe Parisi
10 giugno 2008 0:00
 
Ricette mediche e specialistiche dei medici del servizio sanitario nazionale viaggeranno on line. E' una possibilita' presa in considerazione dal Governo, per l'organizzazione della finanziaria prossima. Il progetto dovrebbe avere una durata quadriennale, partenza dal 2009 con entrata a regime nel 2012.
Appropriatezza delle cure prescritte e monitoraggio della spesa, questa la motivazione addotta.
Ma qualcosa non convince.
Siamo tornati ad un metodo antico, quello del risparmio sulla salute del cittadino?
Da un lato si sperperano risorse pubbliche, sovente inutili, dall'altro si procede in blindature della spesa sanitaria, creando sistemi sempre piu' raffinati per raggiungere l'obbiettivo.
Sono anni che i dirigenti delle Asl bacchettano ed impongono sostanziali forme di controllo della spesa, che significa essenzialmente controllo della prescrizione medica.
A nostro avviso, uno dei capisaldi dell'attivita' del sanitario e' la sua liberta' in scienza e coscienza. E' noto come e' vessato il cittadino con le "note di prescrizione": prima della prescrizione di un farmaco e' richiesto un esame clinico, non per salvaguardare la salute del paziente, ma per impedire una facile prescrizione. Come se assumere farmaci fosse equiparabile a gustare un gelato... I risultati –inefficaci- sono, ad esempio, che quando si prescrive  uno specifico farmaco per la gastrite, prima occorre mandare il paziente in endoscopia digestiva... con un aggravio di costi per il Servizio Sanitario nazionale, cioe' tutti noi. Alla fine, l'unico a pagare rimane il cittadino che, per evitare il disagio, acquista di sua spontanea volonta' il farmaco, e paga due volte.
Il medico agisce secondo metodologie scientifiche ben precise, non puo' sopportare le mani della politica, che blindano il proprio operato.
La spesa corrente della salute italiana, va monitorata partendo dall'alto, non certo dagli operatori coscienti, come sono la maggior parte dei medici di famiglia.
Non e' accettabile che un qualsiasi funzionario Asl intimi il medico perche' riduca le prescrizioni o, al peggio, "consigli" di non prescrivere un antibiotico per una foruncolosi. La prescrizione medica e' insindacabile.
Ci e' dubbio, infine, anche il livello della privacy che ne potra' scaturire dalla messa a regime del ricettario informatizzato.
 
 
 
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