Non è certamente un caso unico, ma è sintomatico quanto è stato denunciato oggi a Firenze per un caso di ricovero in Residenza Sanitaria Assistenziale (Rsa). Il quotidiano La Nazione riporta un’intervista ai parenti di una signora di 94 anni che, non avendo i soldi richiesti dalle Rsa locali, sono stati costretti a far ricoverare la loro mamma in una residenza in Molise, dove i costi sono più che dimezzati… ma ad un migliaio di Km di distanza.
Il problema nasce dal fatto che un ricovero a Firenze e dintorni costa più di 3mila euro al mese. I costi, per i meno abbienti (come nel nostro caso) dovrebbero essere sostenuti dal Servizio sanitario e dal Comune, ma quest’ultimo, violando la legge nazionale, si tira indietro perché stabilisce il reddito massimo della degente non solo rispetto al suo guadagno, ma anche rispetto a quello dei suoi congiunti… che si ritrovano a dover sostenere rette impossibili, considerato anche che col loro reddito devono anch’essi continuare a vivere.
Su questo Aduc, e non solo, sono anni che si batte in tutt’Italia e in Toscana (2), con sentenze favorevoli o meno, ma con di fatto una situazione che deve far fronte alle necessità contingenti ed immediate di ricoveri che non possono aspettare i tempi giudiziali.
E si arriva a quanto denunciato oggi, Un caso fiorentino che dovrebbe far vergognare tutti. Una sconfitta per chi ci amministra e chi è amministrato. Quando le vittime di politiche sempre sul filo del rasoio sono i più deboli, politiche stabilite rispetto ad un diritto incerto, tutti hanno perso.
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