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Ru486 e ministro Sacconi. Governo, contro Stato di diritto, fa il gioco delle tre carte
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Articolo di Donatella Poretti
26 novembre 2009 13:44
 
"Mi sembra che la ricognizione di quale sia la procedura corretta sia evidente. La procedura corretta richiede preventivamente il parere del governo e alla luce del parere del governo una nuova delibera dell'Aifa". Lo dice il ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, Maurizio Sacconi, commentando la decisione della commissione Sanita' del Senato che nel documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sulla pilola RU486 chiede di bloccare la commercializzazione della pillola. Per Sacconi "la delibera gia' adottata dall'Aifa secondo quella procedura e' nulla perche' serve il parere del governo preventivo rispetto all'espressione della delibera dell'Aifa".
Il ministro invece che dire oggi “mi sembra” doveva dire fin dal 30 luglio scorso su quale articolo di legge basa la sua affermazione. La delibera per l'immissione in commercio risale infatti a quella data, non avendo sostegno normativo per sostenere questa tesi, Sacconi ha mandato avanti gli zuavi del Senato, Gasparri & c. Ma neppure la relazione approvata in commissione rintraccia la norma di legge che prevede il parere del Governo preventivo su un atto dell'Aifa, e lo suggerisce.
Piegare organi scientifici ai dikat ideologici e' pericoloso, andare incontro ad una apertura di infrazione europea con atto antiscientifico e' ideologico. Ennesimo episodio contro lo Stato di diritto facendo il gioco delle tre carte.

* senatrice Radicali-Pd, segretaria commissione Igiene e Sanita'

 
 
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